Casa all’asta a un terzo del valore, scatta l’esposto alle Procure
A Catania è stata presentata un’esposto-querela alle Procure di Catania e Messina da parte di Roberto Speziale, che denuncia presunte irregolarità in una procedura di esecuzione immobiliare (n. 1262/2011 R.G.E.) gestita dal Tribunale di Catania. L’abitazione, unica dimora del ricorrente, sarebbe stata aggiudicata per 25.300 euro, ben al di sotto della stima iniziale di oltre 80.000 euro, nonostante fosse in corso una sospensione giudiziale disposta il 5 gennaio 2017 nell’ambito di una procedura per sovraindebitamento ex legge 3/2012. “Un’ingiustizia gravissima – afferma Speziale – consumata in violazione della legge, a danno non solo mio ma di ogni cittadino che crede nella funzione equa e imparziale della giustizia.”
Nell’esposto si ipotizza l’esistenza di un apparato organizzato che manipolerebbe le stime degli immobili, programmerebbe aste con ribassi sospetti e impiegherebbe prestanome in collegamento con professionisti o operatori giudiziari per garantire aggiudicazioni fittizie. Si fa inoltre riferimento a sgomberi eseguiti senza adeguate garanzie formali e a successive rivendite da parte di acquirenti seriali, con consistenti plusvalenze.
La querela chiede l’intervento della Guardia di Finanza, degli uffici ispettivi del Ministero della Giustizia e della Direzione Distrettuale Antimafia per accertare reati come abuso e omissione di atti d’ufficio, falsità ideologica e, in caso di riscontri, associazione per delinquere.
Al Prefetto di Catania viene sollecitata “un’azione immediata” volta a verificare eventuali legami illeciti tra uffici giudiziari, professionisti del settore e operatori economici. Secondo fonti, altre segnalazioni simili stanno emergendo da cittadini che si ritengono danneggiati.
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