Cronaca

77enne messinese tenta di truffare per 1400 euro pensionata di Adrano

Truffa Anziana Adrano

La Polizia di Stato ha individuato e denunciato un settantasettenne messinese ritenuto responsabile di una truffa ai danni di una pensionata di Adrano, alla quale sono stati sottratti 1.400 euro. Le indagini, avviate dopo la denuncia della vittima, hanno rivelato un piano criminale articolato e premeditato, messo in atto con la complicità di un’altra persona ancora da identificare.

L’anziana si è presentata presso gli uffici del Commissariato di Adrano nei primi giorni di aprile per riferire di essere stata avvicinata in via Catania da un uomo distinto che le aveva raccontato una storia riguardante un medico locale, considerato un benefattore per aver curato il padre del truffatore durante la guerra. L’uomo aveva espresso la volontà di donare 150 mila euro come ringraziamento, destinandone parte in beneficenza e riservando 25 mila euro ciascuno ai due interlocutori, compresa la pensionata. Un complice, fingendosi cardiologo, ha rafforzato la narrazione, sostenendo di conoscere il medico e confermando la sua morte.

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Per formalizzare la donazione, il finto benefattore ha spiegato che erano necessari adempimenti burocratici, coinvolgendo un avvocato che avrebbe redatto un contratto. Il complice ha simulato una telefonata con il legale e ha fissato un appuntamento, chiedendo a entrambi i beneficiari un versamento di 25 mila euro a garanzia, somma che sarebbe stata poi restituita.

La pensionata, non disponendo di tale cifra, ha dichiarato di poter consegnare solo 1.400 euro, conservati in casa. L’uomo ha accettato la proposta e l’ha accompagnata a recuperare il denaro. Durante il tragitto verso un presunto studio legale, il settantasettenne ha spiegato che occorrevano due fogli in carta bollata. La donna è stata quindi lasciata presso un bar tabacchi per l’acquisto, ma il personale ha negato la vendita di tali documenti. Al ritorno, non ha più trovato i due uomini né l’auto, realizzando di essere stata raggirata.

Le indagini della Polizia Scientifica, con l’analisi delle immagini di videosorveglianza, hanno permesso di risalire al modello e alla targa dell’auto, noleggiata a Giarre dal pluripregiudicato. Il sistema GPS ha confermato la presenza del veicolo ad Adrano nel giorno della truffa.

La collaborazione tra il Commissariato di Adrano e la Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Messina ha portato al rintraccio e alla denuncia dell’uomo, già noto per precedenti simili. La posizione dell’indagato è ora al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, nel rispetto della presunzione di innocenza. Proseguono le indagini per identificare il complice.


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