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Liste d’attesa ancora una sfida per la Sicilia, da Conte solo annunci

Medico Ospedale

Per il coordinamento regionale di Forza Italia Sicilia, l’esperienza del governo Conte in materia sanitaria si è risolta in promesse mai tradotte in azioni concrete. Al debutto, il ministro Giulia Grillo dichiarò: “Abbatteremo le liste d’attesa, aumenteremo le risorse del Servizio sanitario nazionale, cambieremo le regole per la nomina dei primari, rivoluzioneremo l’assistenza territoriale grazie alla digitalizzazione.” A tre anni di distanza, tuttavia, il quadro appare diverso: le liste d’attesa sono cresciute al punto da richiedere misure straordinarie, il Fondo sanitario nazionale ha mantenuto il proprio importo originario e i criteri per la nomina dei primari sono stati aggiornati solo in una fase ormai marginale della presidenza di Conte. La riforma dell’assistenza territoriale, compresa la digitalizzazione, è attualmente gestita dal governo Meloni. Di quell’esperienza sono rimasti soprattutto i periodi di lockdown prolungati e le zone rosse “fluide”, accompagnate da direttive spesso discordanti e oggetto di indagini sull’impiego dei fondi Covid.

In controtendenza, l’amministrazione Schifani ha sbloccato 1,5 miliardi di euro fermi da anni, riavviando interventi come il polo pediatrico di Palermo, l’onco-ematologico del “Cervello”, il nuovo policlinico di Palermo, l’Ircss Bonino-Pulejo e l’ospedale di Siracusa. Sul territorio, sono stati aperti nuovi pronto soccorso e reparti di terapia intensiva e sub-intensiva, mentre oltre 9 mila precari hanno ottenuto la stabilizzazione. Le risorse destinate all’emergenza giovanile del cosiddetto “crack” e il capitolo digitale, quintuplicato rispetto al passato, hanno affrontato criticità persistenti. Tra i risultati figurano l’attivazione della cardiochirurgia pediatrica al Civico, il mantenimento di quella di Taormina e investimenti per case e ospedali di comunità. Infine, la spesa sanitaria siciliana è tornata in pareggio, collocandosi nel 2024 tra le poche regioni in attivo al fianco dell’Emilia-Romagna.

CanaleSicilia


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