A Trapani 352 tumori notificati in ritardo: otto gli avvisi di garanzia
La Procura di Trapani ha iscritto otto medici nel registro degli indagati con l’ipotesi di reati gravi legati ai ritardi nella refertazione degli esami istologici all’Azienda sanitaria provinciale di Trapani. Secondo l’accusa, oltre 3.300 referti sono stati consegnati con mesi di ritardo, ritardo che avrebbe comportato la segnalazione tardiva di 352 diagnosi tumorali. In numerose circostanze, i tumori sarebbero stati comunicati «quando, forse, era ormai troppo tardi», con carcinomi ormai in stadi avanzati e cure compromesse.
Il fascicolo, trasferito dalla Procura di Marsala a quella di Trapani alla fine di marzo per competenza territoriale, è coordinato dal pubblico ministero Antonella Trainito con il supporto dei carabinieri del Nas di Palermo. Agli otto professionisti, appartenenti ai reparti di Anatomia patologica degli ospedali di Trapani e Castelvetrano, sono stati notificati avvisi di garanzia per omicidio colposo, lesioni personali colpose (articoli 589 e 590 del codice penale) e omessa vigilanza.
L’iniziativa rappresenta il primo passo di un iter che prevede, nei prossimi mesi, la valutazione di eventuali responsabilità amministrative. Il pm ha già richiesto l’incidente probatorio e l’esame medico-legale su dieci pazienti per accertare il nesso causale tra i ritardi nella refertazione e l’aggravamento delle condizioni cliniche.
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