Stabilizzati 258 Asu nei beni culturali a tempo pieno in Sicilia
Il presidente di Servizi ausiliari Sicilia (Sas), Mauro Pantò, ha informato ufficialmente la Regione Siciliana della propria «disponibilità ad assumere questi precari», riferendosi ai 258 Ausiliari Sociali (Asu) impiegati nei beni culturali. Con questo atto si chiude una lunga vertenza inaugurata dalla richiesta di stabilizzazione avviata a gennaio scorso.
La disputa, sfociata in ripetuti confronti in commissione all’Ars, aveva visto protagonisti, oltre a Pantò, la deputata Marianna Caronia (Noi Moderati), il collega Fabrizio Ferrara (FdI) e i rappresentanti sindacali, tutti concordi nel contestare il rinvio dell’assunzione prevista dalla normativa. Le critiche si concentravano sul ritardo nell’applicazione della legge che assegna loro un contratto stabile.
Inizialmente, Pantò aveva sollevato perplessità circa la tipologia di rapporto di lavoro, avanzando dubbi sulla possibilità di passare al tempo pieno, opzione sancita dal provvedimento ma fino ad allora mai adottata per i precari, a differenza dei Piani di Inserimento Professionale (Pip), che avevano sempre previsto contratti part time.
Tuttavia, un parere vincolante dell’Ufficio Legislativo e Legale della Regione ha stabilito l’obbligo di procedere con l’assunzione a tempo pieno. Con questa decisione, gli Asu potranno finalmente contare su un’occupazione definitiva all’interno della partecipata regionale, segnando il termine di un iter caratterizzato da ostacoli procedurali e tensioni politiche.
👁 Articolo letto 807 volte.© 2025 Riproduzione Riservata.