Inchiesta Sanità: imprenditore conferma tangente per appalto
Nel contesto dell’inchiesta condotta dalla Procura di Palermo, Umberto Maggio, titolare della Pacifico srl, ha ammesso davanti al gip di aver versato una somma di diecimila euro a Ninni Sciacchitano. Quest’ultimo, uomo di 65 anni residente a Palermo, è indicato dagli inquirenti come il presunto regista occulto di un complesso sistema volto a manipolare gare d’appalto nella sanità regionale. L’indagine, effettuata dalla Guardia di Finanza, ha interessato le province di Palermo, Trapani e Caltanissetta e riguarda appalti per un valore complessivo stimato in oltre 130 milioni di euro.
Durante l’interrogatorio del 23 maggio, formalizzato nell’ordinanza della Procura, Maggio ha riconosciuto le accuse a suo carico, spiegando di aver consegnato il denaro in contanti per ottenere documentazione riservata relativa a un bando dell’Arnas Civico Di Cristina Benfratelli di Palermo. Il contratto in questione prevedeva il servizio di sterilizzazione e il noleggio di strumenti chirurgici. Secondo gli inquirenti, tale documentazione avrebbe consentito alla Pacifico srl di presentare offerte vantaggiose rispetto alla concorrenza.
Le rivelazioni di Maggio rappresentano la prima ammissione formale nel filone investigativo che mira a far luce su un presunto intreccio corruttivo, sfruttato attraverso tangenti e accordi riservati, finalizzato all’assegnazione di contratti pubblici nel settore sanitario. L’inchiesta prosegue nell’ambito delle accertate pratiche di alterazione delle procedure di gara.
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