Cronaca

Spaccio, estorsione e rapina: tre arrestati a Sant’Agata Militello

Carabinieri Sant'Agata Militello

Nelle prime ore della mattina a S. Agata di Militello, i Carabinieri della stazione locale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre individui residenti nella zona, accusati di spaccio di stupefacenti, estorsioni, rapina e lesioni aggravate. Le vittime sono una donna tossicodipendente di 43 anni, il suo convivente e il padre della stessa.

Secondo l’accusa, i tre indagati spacciavano cocaina e richiedevano non solo denaro, ma anche prestazioni sessuali dalla donna, approfittando della sua condizione di fragilità. Per riscuotere i loro crediti, i tre non esitavano a minacciare e usare violenza fisica contro il padre e il convivente della donna. Già a settembre 2023, uno degli indagati aveva avvicinato il padre della donna, chiedendo 300 euro per un “debito di droga” della figlia, minacciando di farle del male se non avesse pagato. Impaurito, l’uomo aveva estinto il debito, supplicando di non fornire più droga alla figlia.

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Nonostante ciò, a novembre 2023, il padre e il convivente della donna sono stati convocati presso l’abitazione di uno degli indagati, informati di un ulteriore debito di 700 euro. In quell’occasione, il padre è stato brutalmente picchiato dai tre indagati, riportando gravi lesioni, tra cui una frattura transcervicale del femore destro, diagnosticata presso l’ospedale di Sant’Agata di Militello. L’uomo, terrorizzato, ha dichiarato di essere “caduto dalla macchina”.

Il giorno successivo, la donna ha ritirato una querela precedentemente presentata contro uno degli indagati, sotto minaccia di ulteriori violenze. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Patti, hanno portato alla richiesta di misure cautelari, accolte dal Giudice delle Indagini Preliminari, Eugenio Aliquò.

Quest’ultimo ha evidenziato la pericolosità e la mancanza di autocontrollo degli indagati, sottolineando la gravità dei fatti.

Gli arrestati sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, segnando un importante passo nella tutela delle vittime di questi gravi reati.

© Riproduzione riservata.

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