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Lettera dell’Ue al Mase: servono nuove valutazioni sul Ponte sullo Stretto

Commissione Europea

L’Unione europea ha inviato una nuova richiesta di chiarimenti all’Italia in merito all’impatto ambientale del progetto del Ponte sullo Stretto di Messina. La comunicazione, indirizzata al ministero dell’Ambiente, sottolinea la necessità di ulteriori approfondimenti riguardo ad aree specifiche e misure compensative, da adottare prima dell’eventuale autorizzazione all’avvio dei lavori.

Secondo quanto rivelato da Bloomberg, Bruxelles avrebbe individuato criticità legate a habitat naturali e a questioni di acqua, aria e rumore, oltre alla necessità di rispondere a segnalazioni avanzate da associazioni ambientaliste.

CanaleSicilia

Angelo Bonelli

Il co-portavoce di Avs, Angelo Bonelli, ha reso noto che l’Unione europea aveva già inviato nei giorni scorsi un’ulteriore lettera, in risposta a una sua richiesta relativa agli appalti. «Il Dipartimento Ambiente dell’Unione europea ha chiesto all’Italia la ragione per la quale ha proceduto sul Ponte sullo Stretto nonostante ci fossero vincoli ambientali europei», ha dichiarato Bonelli, aggiungendo che «il vicepresidente della Commissione Stéphane Séjourné mi ha comunicato che Bruxelles ha chiesto chiarimenti anche sulla normativa relativa ad appalti e contratti».

Pietro Ciucci

Diversa la posizione dell’amministratore delegato di Stretto di Messina Spa, Pietro Ciucci, che ha ridimensionato la portata della richiesta parlando di «approfondimenti nell’ambito della normale dialettica tra lo Stato italiano e l’Unione europea». Ciucci ha ricordato che «la Commissione Tecnica di Valutazione del Mase ha espresso un parere favorevole con prescrizioni, che saranno integrate nel progetto esecutivo prima dell’apertura dei cantieri».

Matteo Salvini - Ponte sullo Stretto

Anche il ministero delle Infrastrutture, guidato da Matteo Salvini, ha sottolineato la valenza strategica dell’opera: «La Commissione ha ribadito la rilevanza del Ponte ed espresso soddisfazione per il positivo dialogo avviato con le autorità italiane: sono ottime notizie. Bruxelles riceverà tutte le risposte necessarie».

La roadmap del governo prevede l’avvio dei lavori a ottobre, subordinato al via libera della Corte dei conti, e il completamento dell’opera entro il 2032, una scadenza che la Commissione europea definisce «ambiziosa».


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