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Tariffe Rifiuti: Sicilia terza regione più costosa d’Italia

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La Sicilia è al centro di una controversia fiscale che sta facendo parlare di sé. Secondo un recente report pubblicato dall’Osservatorio prezzi di Cittadinanzattiva, i cittadini siciliani affrontano tariffe straordinariamente elevate per la raccolta dei rifiuti. In media, una famiglia in Sicilia sborsa 396 euro all’anno, rispetto alla media nazionale di 320 euro, segnando un incremento del 2,6% rispetto all’anno precedente. Questa situazione pone la Sicilia al terzo posto nella classifica delle regioni italiane con le tariffe più elevate, preceduta solo dalla Campania e dalla Puglia.

Tuttavia, il focus di questa controversia è sulla città di Catania, che guida la lista come la località più costosa in Italia per quanto riguarda le tariffe sui rifiuti. Qui, una famiglia media spende una somma considerevole di 594 euro all’anno. La situazione non migliora a Messina, che occupa la settima posizione nella classifica con 453 euro annui. Altri centri regionali, come Trapani e Agrigento, non sono da meno, con tariffe di 427 e 426 euro rispettivamente.

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Nella regione siciliana, la città di Palermo si distingue per avere tariffe leggermente più basse, con una media di 314 euro l’anno. Nel panorama nazionale, la città fortunata che registra le tariffe più basse è Udine, con una spesa media di 181 euro all’anno.

L’origine di queste tariffe esorbitanti rimane oggetto di dibattito, ma i dati evidenziano una situazione di notevole disagio per le famiglie siciliane. Il neologismo “tarissima” potrebbe diventare una realtà nel vocabolario dell’Isola per descrivere questa situazione, derivando dall’acronimo Tari, la tassa locale sui rifiuti.

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