Politica

Gilistro: “In Sicilia scuole senza climatizzazione, inaccettabile”

Carlo Gilistro

Il deputato regionale del Movimento 5 Stelle, Carlo Gilistro, ha espresso forti critiche riguardo la decisione di anticipare l’inizio dell’anno scolastico in Sicilia ai primi di settembre, definendola “assurda” a causa delle temperature estremamente elevate. Secondo Gilistro, migliaia di studenti sono tornati in classe nonostante il caldo eccezionale, con il 90% delle aule scolastiche non climatizzate. “Così si mette a rischio la salute dei nostri ragazzi”, ha affermato, menzionando possibili colpi di calore, distrazione e malesseri generali. Gilistro, medico pediatra, ha sottolineato che supermercati, uffici e negozi sono climatizzati, mentre le scuole restano luoghi inospitali per gli studenti.

Gilistro ha evidenziato un dato sconcertante fornito dall’assessore regionale Turano: solo il 6% delle scuole in Sicilia è dotato di impianti di climatizzazione o ventilazione. Il deputato ha ricordato che, secondo il programma di monitoraggio Copernicus e l’Agenzia Spaziale Europea, l’estate 2023 è stata la più calda mai registrata. Un recente studio del World Weather Attribution ha confermato l’aumento delle temperature in Sicilia, che ha contribuito alla grave siccità. Gilistro ha quindi proposto di posticipare l’inizio delle lezioni a fine settembre per il prossimo anno, a meno che tutte le aule non vengano climatizzate, seguendo misure già adottate in passato per proteggere gli operai esposti a ondate di calore.

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Nel medio termine, Gilistro ha suggerito una strategia per migliorare l’efficienza energetica degli istituti scolastici attraverso l’installazione di impianti fotovoltaici e pompe di calore. Ha proposto l’istituzione di una task-force regionale che supporti le scuole nella richiesta di finanziamenti e nella gestione dei progetti, sottolineando che “a scuola si dovrebbe fare… scuola e non burocrazia”. Il deputato ha concluso ricordando che il Testo Unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, insieme alla legge 24 del 1996, richiede che le temperature degli ambienti scolastici siano “umane e tollerabili”.

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