Cronaca

Brolo: “Mutui Fantasma” le condanne nella sentenza di primo grado

Mutui Fantasma Brolo

Arriva a conclusione il processo sui “Mutui Fantasma”, l’indagine sulla gestione contabile del Comune di Brolo risalente al 2014.

La sezione penale del Tribunale di Patti, in composizione collegiale, con presidente il Dott. Giuseppe Samperi e i giudici Dott.ssa Gullino e Dott. Zantedeschi, si è pronunciata con la sentenza di primo grado che chiude un processo partito quasi 10 anni fa.

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Condanne sono state inflitte a tutti gli  imputati: ARASI Carmelo, ARASI Rossella, CAMPO Antonella, CARANNA Santa, CASTROVINCI Rosa, DI LEO Giuseppina, GENTILE Carmelo, LO VERCIO Elena Rosa, MANIACI Costantino, MESSINA Salvatore, RIFICI Enza, SCAFFIDI MANGIALARDO Giovanni, MASI Antonino, GIUFFRE’ Antonino, ASTONE Vittorio, INDAIMO Giuseppe, GATTO Rosa, GATTO Tina, PRESTI Dario, CARANNA Giuseppe e CARANNA Domenico. La condanna più pesante, quindici anni e tre mesi, assegnata all’ex ragioniere del Comune di Brolo, Carmelo ARASI.

Inoltre ARASI Carmelo e MESSINA Salvatore sono stati colpiti da un’interdizione perpetua dai pubblici uffici, nonché da un’interdizione legale per la durata della pena. Per altre imputati è stata stabilita un’interdizione temporanea dai pubblici uffici per un periodo di cinque anni.

Per tutti gli imputati c’è l’obbligo del pagamento delle spese processuali. Le spese processuali per ciascuna parte sono state quantificate in 4.500 euro, oltre agli accessori di legge. Inoltre, sulla base degli articoli 538 e successivi del codice di procedura penale, tutti gli imputati sono obbligati a risarcire i danni subiti dalle parti civili, con l’ammontare che sarà determinato separatamente..

La sentenza prevede inoltre la confisca di determinate somme di denaro o, se non possibile, di beni equivalenti o altri benefici di cui gli imputati dispongono. Le somme variano, con le più ingenti che riguardano ARASI Carmelo e MESSINA Salvatore.

Alcuni degli imputati, tuttavia, sono stati assolti per alcuni reati specifici perché il fatto non sussiste.

Qui di seguito i dettagli della sentenza:

Visti gli artt. 533, 535 cpp

ARASI Carmelo condannato alla pena di anni 15 e mesi 3 di reclusione;

ARASI Rossella condannata alla pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione;

CAMPO Antonella condannata alla pena di anni 4 e mesi 6 di reclusione;

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CARANNA Santa condannata alla pena di anni 4 e mesi 9 di reclusione;

CASTROVINCI Rosa condannata alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione;

DI LEO Giuseppina condannata alla pena di anni 4 e mesi 9 di reclusione;

GENTILE Carmelo condannato alla pena di anni 4 e mesi 1 di reclusione;

LO VERCIO Elena Rosa condannata alla pena di anni 4 e mesi 1 di reclusione;

MANIACI Costantino condannata alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione;

MESSINA Salvatore condannato alla pena di anni 7 e mesi 6 di reclusione;

RIFICI Enza condannata alla pena di anni 4 e mesi 1 di reclusione;

SCAFFIDI MANGIALARDO Giovanni e MASI Antonino condannati alla pena di anni 2 e mesi 9 di reclusione;

GIUFFRE’ Antonino condannato alla pena di anni 2 mesi 8 e giorni 15 di reclusione;

ASTONE Vittorio condannato alla pena di anni 2 mesi 9 di reclusione;

INDAIMO Giuseppe condannato alla pena di anni 2 mesi 8 di reclusione;

GATTO Rosa condannata alla pena di anni 4 e mesi 3 di reclusione;

GATTO Tina condannata alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione;

PRESTI Dario condannato alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione;

CARANNA Giuseppe condannato alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione;

CARANNA Domenico condannato alla pena di anni 4 e giorni 15 di reclusione.

Visti gli artt. 538 e ss cpp Condanna gli imputati al risarcimento del danno patito dalle parti civili, da liquidarsi in separata sede, oltre al pagamento delle spese processuali, quantificate in euro 4.500,00 per ciascuna parte, oltre accessori di legge.

Visti gli artt. 29, 31, 32 quater e 32 quinquies c.p.

Si applica ad ARASI Carmelo e MESSINA Salvatore l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’interdizione legale per il tempo della pena, dichiara altresì l’estinzione del rapporto di lavoro o di impiego degli imputati presso amministrazioni od enti pubblici, ovvero enti a prevalente partecipazione pubblica.

Si applica ad ARASI CAMPO Antonella, CARANNA santa, CASTROVINCI Rosa, Di LEO Giuseppina, GENTILE Carmelo, LO VERCIO Elena Rosa, MANIACI Costantino, RIFICI Enza, GATTO Rosa, GATTO Tina, PRESTI Dario, CARANNA Giuseppe e CARANNA Domenico l’interdizione temporanea dai pubblici uffici per anni 5.

Visto l’art. 322 ter cpp dispone la confisca:

di denaro di ARASI Carmelo, per l’importo di euro 629.804,17 ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di euro 642.257;

di denaro di ARASI Rossella per l’importo di euro 96.998,00 ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di 53.102,00;

di denaro di CAMPO Antonella per l’importo di euro 78.951,00, ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di 43.079,95;

di denaro di CARANNA Santa per l’importo di euro 267.407,00, ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di euro 115.743,12;

di denaro di CASTROVINCI Rosa per l’importo di euro 7.416,00;

di denaro di DI LEO Giuseppina per l’importo di euro 268.562,00 ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di euro 77.000,00;

di denaro di GENTILE Carmelo per l’importo di euro 26.437 ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di euro 6.671,76;

di denaro di LO VERCIO Elena Rosa per l’importo di euro 39.400 ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza del medesimo importo;

di denaro di MANIACI Costantino per l’importo di euro 13.107,00 ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di euro 3.000;

di denaro di MESSINA Salvatore per l’importo di 857.632,00 ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di euro 136.737,00;

di denaro di RIFICI Enza per l’importo di 48.000,00 ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di euro 46.500,00;

di denaro di SCAFFIDI MANGIALARDO Giovanni e MASI Antonino, per l’importo di euro 58.000,00, ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di euro 8.000;

di denaro di GIUFFRE’ Antonino, per l’importo di euro 4.900,00, ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza dell’importo massimo di euro 1.400;

di denaro di ASTONE Vittorio, per l’importo di euro 24.500,00;

di denaro di INDAIMO Giuseppe, per l’importo di euro 4.000;

di denaro di GATTO Rosa, per l’importo di euro 17.724,00, ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza del medesimo importo;

di denaro di GATTO Tina, per l’importo di euro 3.630,00, ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza del medesimo importo;

di denaro di PRESTI Dario, per l’importo di euro 6.800,00, ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza di euro 3.800;

di denaro di CARANNA Giuseppe, per l’importo di euro 2980,00, ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza del medesimo importo;

di denaro di CARANNA Domenico, per l’importo di euro 8193,00, ovvero, se questa non sia possibile, la confisca per equivalente di beni, o altre utilità nella disponibilità, anche per interposta persona sino alla concorrenza del medesimo importo.

Si dispone il dissequestro e la restituzione all’avente diritto dei documenti sequestrati al passaggio in giudicato della sentenza.

Visto l’art. 530, comma 2 cpp

Si assolve ARASI Carmelo, MASI Antonino e SCAFFIDI MANGIALARDO Giovanni dal reato di cui al capo 32, con riferimento ai mandati emessi nel 2009 e nel 2010, nonché al mandato n. 1000/2013, perché il fatto non sussiste.

Si assolve GIUFFRE’ Antonino dal reato di cui al capo 34, con riferimento al mandato n. 1592/2010, perché il fatto non sussiste.

Si assolve ASTONE Vittorio dal reato di cui al capo 36, con riferimento al mandato n. 1000/2013, perché il fatto non sussiste.

Si assolve INDAIMO Giuseppe dal reato di cui al capo 36, con riferimento al mandato n. 1000/2013, perché il fatto non sussiste.

Si assolve ARASI Carmelo dal reato di cui al capo 74 perché il fatto non sussiste.

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