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“Giovani No Ponte” primo incontro a Messina sabato 18 giugno

Ponte Stretto Messina

Il primo incontro pubblico del Coordinamento “Giovani No Ponte” avrà luogo sabato 18 giugno alle 18:00 presso Piazza dell’Aria, in via Garibaldi accanto all’ex hotel Jolly. Questo movimento è nato per dare voce a studenti e giovani che si oppongono al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina.

L’incontro mira a discutere le ragioni dell’opposizione alla grande opera e a proporre alternative che possano realmente migliorare la condizione della Sicilia, con particolare attenzione alle esigenze dei giovani. Verrà creato uno spazio di dibattito accogliente, utilizzando modalità di dialogo creative, interattive e inclusive.

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Messina presenta un’età media tra le più alte in Sicilia e in Italia, conseguenza della fuga di giovani dalla città. Ogni giorno, più di sette giovani lasciano il territorio a causa della mancanza di opportunità offerte dalla regione. Non vi sono investimenti sufficienti in cultura, educazione, salvaguardia dell’ambiente o opportunità lavorative. Le infrastrutture sono carenti: i collegamenti interni sono caratterizzati da binari fatiscenti e autostrade in pessime condizioni, mentre scuole e università necessitano di manutenzione.

Il governo Meloni, invece di affrontare queste problematiche, ha deciso di rilanciare il progetto del Ponte sullo Stretto. Salvini, nonostante il sud soffra per la mancanza d’acqua e gli incendi, intende demolire centinaia di case, sfrattando migliaia di persone, per trasformare Messina e Reggio Calabria in un enorme cantiere.

Il Coordinamento “Giovani No Ponte” sostiene che il Ponte rappresenti una truffa, portando solo inquinamento e devastazione all’ecosistema dello Stretto, distruggendo le speranze dei giovani di costruire il proprio futuro nella regione. Per questo motivo, il movimento invita la cittadinanza a partecipare al primo incontro, durante il quale verrà presentato il Coordinamento e si discuteranno le problematiche relative al Ponte, le necessità della città e delle nuove generazioni.

Secondo il Coordinamento, i 13 miliardi destinati al Ponte dovrebbero essere investiti in infrastrutture utili, sanità, salvaguardia dell’ambiente e diritto allo studio. Durante l’incontro, ci si dividerà in gruppi di discussione per proporre idee concrete e affrontare insieme questi temi.

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