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STMicroelectronics firma accordo per il rilancio a Catania

Firma Mimit

STMicroelectronics ha ufficialmente siglato il contratto di sviluppo che riguarda il rilancio dello stabilimento di Catania. L’accordo coinvolge l’impresa, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Invitalia e la Regione Siciliana, con la firma avvenuta alla presenza del ministro Adolfo Urso e degli assessori regionali Alessandro Dagnino e Edy Tamajo, su delega del governatore Renato Schifani.

L’investimento complessivo per il progetto ammonta a 5 miliardi e 58 milioni di euro, di cui 2 miliardi e 63 milioni derivano da agevolazioni pubbliche. Tra questi, 300 milioni sono stati stanziati dalla Regione Siciliana, come previsto dalla delibera della giunta regionale. L’iniziativa ha ricevuto il via libera della Commissione Europea e si inserisce nell’ambito del Chips Act. L’investimento è stato riconosciuto come di “particolare rilevanza strategica” in quanto darà vita al primo impianto europeo integrato per la produzione di dispositivi in carburo di silicio da 200 mm.

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Secondo l’assessore Dagnino, lo stabilimento sarà in grado di coprire l’intera filiera produttiva in un’unica sede, una realizzazione che ha visto il sostegno continuo della Regione Siciliana. L’assessore Tamajo ha sottolineato l’importanza di un’azione congiunta tra istituzioni e impresa, definendo l’investimento come un “patto” che segna una svolta per il settore produttivo siciliano, con importanti ricadute occupazionali, formative e innovative.

Il progetto coinvolgerà 135 fornitori locali e contribuirà alla sostenibilità, promuovendo la transizione verde e digitale. Previste anche circa 8.623 unità lavorative annue in Sicilia, con 2.966 nuove assunzioni, di cui oltre 1.200 altamente qualificate. Il completamento del programma è previsto entro il 2032, con possibilità di proroga.


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