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Spi Cgil denuncia disservizi sanitari a Sant’Agata Militello

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Lo SPI CGIL di Messina, insieme alla Lega SPI di Sant’Agata di Militello rappresentata da Biagio Oriti, ha segnalato le criticità operative che da settimane interessano l’ufficio “anagrafe assistiti” del Distretto sanitario di Sant’Agata di Militello. L’assenza di personale abilitato a utilizzare i sistemi informatici ha provocato un blocco nelle attività essenziali, compromettendo l’erogazione di servizi fondamentali come la scelta del medico di base, il rilascio delle esenzioni e la gestione della documentazione sanitaria.

Nonostante l’impegno del personale rimasto in servizio, le difficoltà persistono, causando disagi soprattutto alle fasce più vulnerabili della popolazione, costrette a rivolgersi ad uffici di altri Comuni, con conseguenti problematiche legate a distanza e mobilità. Lo SPI CGIL riconosce le difficoltà generali legate alla carenza di personale nel sistema sanitario pubblico, ma sottolinea la necessità di adottare soluzioni concrete, immediate e condivise per garantire il diritto all’assistenza sancito dalla Costituzione.

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L’esperienza del Comune di Milazzo, che ha attivato uno sportello comunale in collaborazione con l’Asp e con il supporto di giovani del servizio civile, rappresenta un modello di riferimento. Questa iniziativa consente di offrire assistenza per il cambio del medico di famiglia e per altri servizi amministrativi di base, dimostrando come la cooperazione tra enti e volontà politica possa assicurare continuità nei servizi nonostante le criticità di organico.

Lo SPI CGIL propone di replicare questo percorso anche a Sant’Agata di Militello, coinvolgendo l’amministrazione comunale e l’Asp di Messina per mantenere attivi i servizi essenziali, soprattutto in un territorio ampio come quello nebroideo dove gli spostamenti rappresentano un problema per anziani e persone fragili. Il sindacato evidenzia inoltre che i servizi digitali, pur importanti, non sono ancora accessibili a una larga parte della popolazione e non possono quindi sostituire del tutto l’assistenza diretta.

L’organizzazione si dichiara disponibile a collaborare in ogni sede istituzionale per individuare soluzioni sostenibili e condivise, ponendo al centro i diritti e la dignità degli utenti nell’accesso ai servizi sanitari e socio-assistenziali. Lo SPI CGIL intende così affermare un ruolo attivo nel promuovere interventi efficaci e replicabili, affinché nessuno rimanga escluso dall’accesso ai servizi.


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