Cronaca

Miccichè nega le accuse, “Non sono indagato, non farò il test antidroga”

Gianfranco Miccichè

Gianfranco Miccichè nega fermamente le accuse di coinvolgimento nel presunto spaccio di droga a Palermo, sottolineando di non essere indagato e di non voler sottoporsi al test antidroga.

Gianfranco Miccichè, ex presidente dell’Ars, ha deciso di rompere il silenzio riguardo all’inchiesta sulla presunta rete di spaccio di droga nella Palermo bene. Miccichè, che non risulta essere indagato, ha escluso categoricamente di aver fatto uso di cocaina durante il suo mandato da presidente e ha affermato che non intende sottoporsi a un test antidroga.

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In un’intervista Miccichè ha espresso il suo sdegno per le accuse che lo coinvolgono e ha dichiarato che il suo nome non avrebbe dovuto essere coinvolto in questa vicenda. Ha sottolineato di essere stato intercettato quando era ancora senatore e di non essere accusato o indagato per alcunché.

Miccichè ha negato ogni coinvolgimento nell’acquisto di droga presso Villa Zito, ribadendo che non ha alcun legame con l’indagine in corso. Ha descritto il tutto come uno “sputtanamento” che sta causando sofferenza a sua moglie e alle sue figlie.

L’ex presidente dell’Ars ha rilasciato queste dichiarazioni con l’obiettivo di difendersi dalle accuse e spezzare il silenzio che lo circonda. Nonostante le speculazioni, Miccichè ha affermato di non voler sottoporsi a un test antidroga, ritenendo le accuse infondate.

L’inchiesta della Procura di Palermo continua a indagare sul presunto spaccio di droga nella Palermo bene, mentre Miccichè cerca di far luce sulla sua posizione e respingere ogni accusa nei suoi confronti.

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