Politica

Le scoperte di De Luca: buco di 20milioni nelle casse di Taormina

Cateno De Luca - Taormina

Taormina: scoperta una grave evasione fiscale che provoca un deficit di 20 milioni di euro.
Il sindaco De Luca rivela una situazione allarmante e avvia un’indagine approfondita per indagare sull’evasione fiscale diffusa.

Il sindaco di Taormina, on. Cateno De Luca, ha annunciato oggi di aver scoperto le ragioni del fallimento finanziario del comune. Durante un incontro con i dirigenti e il segretario comunale, sono state analizzate per tre ore le previsioni di bilancio per il periodo 2023-2025, già approvate dal consiglio comunale il 4 maggio 2023.

CanaleSicilia

Secondo il sindaco De Luca, questa prima analisi ha confermato i sospetti di un’evasione fiscale diffusa nel territorio di Taormina. Fino ad oggi, le entrate sono state calcolate in base alle somme effettivamente incassate, senza tener conto dei principi contabili che richiedono la verifica delle somme accertate dagli ufficiali competenti.

Sono state prese in considerazione quattro voci di bilancio per valutare l’effettiva percentuale di evasione fiscale: l’Imposta Municipale Unica (IMU), l’addizionale IRPEF, l’imposta di soggiorno e la tassa sui rifiuti (TARI). I risultati hanno confermato il sospetto di un’evasione complessiva superiore al 70%, causata da circa il 20% dei contribuenti taorminesi che evadono le tasse a discapito dell’80% dei cittadini onesti che pagano regolarmente i tributi.

Le voci di entrata esaminate presentano le seguenti discrepanze rispetto alle previsioni:

IMU: prevista un’entrata di 5 milioni di euro, dovrebbe essere di circa 12/15 milioni di euro.
Addizionale comunale IRPEF: prevista un’entrata di circa 900 mila euro, dovrebbe essere di almeno 2,5 milioni di euro.
Imposta di soggiorno: prevista un’entrata di 2,8 milioni di euro, dovrebbe essere di almeno 4 milioni di euro.
TARI: prevista un’entrata di 4,5 milioni di euro, dovrebbe essere di almeno 10 milioni di euro.
Per supportare questa valutazione preliminare e ottenere conferme, il comune di Taormina si appresta a creare un database unico delle entrate municipali che incrocerà i dati catastali, le utenze elettriche, le utenze idriche, i rifiuti, le concessioni di suolo pubblico e l’utilizzo dei beni immobili dell’ente. A tal fine, è stato preso come esempio il bilancio del comune di Santa Teresa di Riva, confrontando le singole voci.

Considerando solo i dati relativi a IMU, il comune di Santa Teresa di Riva prevede entrate pari a circa 3 milioni di euro, mentre per l’addizionale IRPEF si parla di un’entrata prevista di circa 800 mila euro e per la TARI di circa 2 milioni di euro.

Il sindaco De Luca afferma che questo semplice confronto tra i due comuni evidenzia chiaramente che i conti non tornano, senza considerare la realtà economica totalmente differente. Sin dall’inizio avevamo dei dubbi e abbiamo avviato le prime verifiche per accertare la situazione reale delle casse comunali. Analizzando solo queste quattro voci di bilancio, emerge un deficit di circa 20 milioni di euro nelle entrate annuali. Tuttavia, questo è solo l’inizio. Procederemo all’esame di tutte le voci che sollevano perplessità, al fine di proteggere tutti i cittadini onesti che rappresentano circa l’80% della popolazione di Taormina e che pagano regolarmente le tasse municipali.

© Riproduzione riservata.

Stampa Articolo

Leggi la Prima Pagina

Articoli correlati

Tasto back to top