La tragica storia di Roberta Siragusa: ergastolo per l’imputato
La Corte d’Assise d’Appello di Palermo ha emesso la conferma della condanna all’ergastolo per Pietro Morreale, 21 anni, imputato nell’omicidio di Roberta Siragusa, 17 anni. L’omicidio è avvenuto la notte del 23 gennaio 2021, quando la giovane è stata tragicamente bruciata viva nei pressi dello stadio di Caccamo.
Morreale era stato inizialmente accusato di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Durante il processo d’appello, la corte ha esaminato attentamente le prove presentate dalle parti e ha confermato la condanna precedente.
La vittima, Roberta Siragusa, aveva deciso di porre fine alla relazione con Morreale la notte dell’omicidio. Secondo l’inchiesta condotta dai carabinieri, Morreale avrebbe aggredito la ragazza prima di darle fuoco nei pressi del campo sportivo. Successivamente, avrebbe trasportato il corpo e lo avrebbe abbandonato in un dirupo vicino alla casa della giovane.
L’imputato è rimasto impassibile durante la lettura del verdetto, e la sua posizione sulla vicenda è rimasta costante nel sostenere la sua innocenza, attribuendo l’incidente alla stessa vittima.
Il processo d’appello si è aperto il 9 ottobre scorso e ha concluso con la conferma dell’ergastolo per Pietro Morreale. La famiglia di Roberta, insieme ai familiari e amici di Morreale, era presente in aula al momento del verdetto.
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