Cronaca

Il Tribunale di Patti accoglie il ricorso dell’insegnante

Legge Tribunale Giustizia

Il Tribunale di Patti accoglie il ricorso dell’insegnante per la precedenza nelle procedure di mobilità.

Il giudice della sezione Lavoro del Tribunale di Patti ha dato ragione a un insegnante della scuola primaria, che aveva presentato ricorso contro il ministero dell’Istruzione e del Merito per la mancata concessione della “precedenza” nelle procedure di mobilità. L’insegnante si era visto negare la possibilità di trasferirsi dalla provincia di Milano a quella di Messina per assistere i genitori malati a causa della mancata concessione della precedenza di legge per i lavoratori che assistono un familiare con disabilità grave.

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Il Tribunale di Patti ha sostenuto l’insegnante, assistito dall’avvocato Massimiliano Fabio, rilevando il contrasto giurisprudenziale tra l’orientamento della Cassazione e quello del Consiglio di Stato. Il Tribunale ha ritenuto che non si possano creare categorie di disabili gravi meritevoli di assistenza solo perché i figli che la devono prestare lavorano fuori provincia, in quanto il bilanciamento di interessi tra pubblica amministrazione e assistenza deve considerare la tutela della salute.

La contrattazione nazionale 2022/25 riconosce e applica il beneficio dello spostamento prioritario solo per i movimenti all’interno di uno stesso Comune o di una stessa provincia. L’istruzione, tuttavia, ha negato l’accesso alla precedenza di legge all’insegnante che si era visto negare la possibilità di trasferirsi dalla provincia di Milano a quella di Messina.

Il giudice della sezione Lavoro del Tribunale di Patti ha accolto il ricorso dell’insegnante, sostenendo che la piattaforma “Istanze OnLine” del ministero non consente di segnare nel modulo telematico un requisito come il suo. La decisione è importante perché apre la strada a una maggiore tutela dei lavoratori che assistono un familiare con disabilità grave e garantisce la possibilità di trasferirsi da una provincia all’altra per prestare assistenza ai propri genitori.

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