Barbagallo: “Morire di lavoro è immorale e ingiusto”
Il segretario regionale del Partito Democratico, Anthony Barbagallo, ha partecipato questa mattina alle celebrazioni del Primo Maggio a Casteldaccia, dove ha ricordato le vittime degli incidenti sul lavoro, in particolare i cinque operai che hanno perso la vita in un cantiere nella zona. In un contesto caratterizzato da un alto tasso di infortuni e decessi sul lavoro, la Sicilia si distingue come una delle regioni con i numeri più elevati in questa triste statistica. Barbagallo ha evidenziato un altro dato negativo, ovvero la carenza di ispettori sul territorio: “Ci sono solo 70 ispettori per una regione come la nostra, mentre ce ne servirebbero almeno 500 per garantire una supervisione continua e accurata dei luoghi di lavoro”, ha dichiarato.
Il segretario ha inoltre ribadito le priorità del suo partito, che includono il contrasto al lavoro nero e al lavoro povero, nonché la lotta per l’introduzione di un salario minimo. La giornata ha visto Barbagallo e una delegazione del Pd siciliano unirsi alle manifestazioni di Cgil, Cisl e Uil, sottolineando l’importanza di tale data per la memoria storica delle conquiste dei lavoratori.
Successivamente, Barbagallo si è spostato a Portella della Ginestra, dove ha preso parte alla commemorazione della strage avvenuta nel 1947, un episodio che segnò l’inizio delle violenze contro i lavoratori in Sicilia. “Questa è una tappa fondamentale per ricordare tutte le vittime del lavoro e sottolineare che il diritto al lavoro deve essere garantito per tutti”, ha concluso, criticando la politica del governo Meloni, che considera sempre più precario, insicuro e sottopagato il lavoro.
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