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Tragedie invisibili, vittime sul lavoro ignorate dalla politica

Incidente Sicurezza Lavoro

di Piero Santonastaso – La Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro, proclamata dall’Organizzazione internazionale del lavoro (ILO), è stata osservata ieri, domenica 28 aprile. Tuttavia, sul sito del Ministero del Lavoro, il tema è stato marginalizzato, con un generico rinvio al sito www.ilo.org. La ministra Calderone, ad esempio, ha priorità diverse, come dimostrato dalla sua partecipazione alla convention di Fratelli d’Italia a Pescara, dove ha preferito concentrarsi sul tema dei sussidi anziché sulla sicurezza sul lavoro.

L’attenzione del governo italiano verso la sicurezza sul lavoro è in discussione, tanto che l’Italia non è stata inclusa tra gli 88 paesi esaminati nell’ultimo report sull’attività degli ispettori del lavoro nel mondo, redatto dall’ILO. Questa omissione diventa ancor più significativa quando si confronta con la presenza di San Marino nell’elenco.

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Incidente Sicurezza Lavoro

Nonostante l’assenza di un dibattito pubblico robusto, le tragedie sul luogo di lavoro continuano a mietere vittime. Solo domenica 28 aprile, è emerso il caso di Salvatore Nicolosi, autotrasportatore 45enne, deceduto dopo un incidente avvenuto il 5 aprile alla Seici di Leinì (Torino), dove è stato investito da fenolo a causa di un guasto, riportando gravi ustioni e lesioni polmonari.

A Sambuca Pistoiese (Pistoia), il corpo di Andrea Granati, dipendente di un’impresa edile, è stato ritrovato il venerdì sera dopo essere precipitato in un dirupo mentre controllava uno pneumatico. La mancanza di segnalazioni tempestive, complicata dal giorno festivo del 25 aprile e dalla sua abitudine di vivere da solo, ha ritardato il recupero del suo corpo.

Infine, sabato 27 aprile, l’Alto Adige ha registrato la terza vittima della settimana: Erhart Tutzer, 76 anni, imprenditore vitivinicolo, è morto dopo essere precipitato con il trattore mentre concimava un vigneto a Marlengo (Bolzano), riportando lesioni fatali.

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