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Sicilia, estate nera per il turismo tra roghi e chiusura aeroporti

Aeroporto Birgi Trapani

Caldo anomalo, incendi e aeroporti a singhiozzo affossano il turismo dell’isola.

La Sicilia è stata fortemente colpita da incendi e problemi agli aeroporti che hanno influito sul turismo durante l’estate 2023.

CanaleSicilia

L’industria del turismo in Sicilia è stata notevolmente influenzata durante l’estate 2023 da una serie di eventi negativi che hanno generato un’ondata di cancellazioni di prenotazioni e una perdita stimata del 40% degli introiti. Tra questi fattori, la temporanea chiusura dell’aeroporto di Catania a causa di un incendio, l’ondata di caldo anomalo che ha colpito tutta l’isola, provocando blackout e incendi nella zona di Palermo, e la conseguente percezione di insicurezza per turisti e visitatori.

Secondo Vicio Sole, presidente di Assoturismo Confesercenti Sicilia, la coincidenza e contemporaneità di questi eventi ha inflitto un “danno di immagine incalcolabile” a tutto il comparto turistico siciliano, ben oltre le stime iniziali di un 40% di disdette e 10 milioni di risarcimenti stimati. Si prevede che il calo registrato continuerà anche nei prossimi mesi, nonostante l’estate sia di solito il periodo migliore per il turismo nell’isola.

Albergatori, ristoratori, gestori di stabilimenti balneari e tutte le attività del settore turistico e commerciale collegate si trovano adesso ad affrontare una nuova emergenza causata da fattori esterni, con ingenti perdite economiche che secondo le prime stime ammonterebbero a diversi milioni di euro, oltre al gravissimo danno di reputazione.

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