Maxi sequestro: ulteriori problemi per Caronte & Tourist
La Guardia di Finanza ha comunicato alla Regione, due giorni dopo l’assegnazione del servizio di collegamento via mare con Lampedusa e Linosa alla Caronte&Tourist per 40 milioni, il sequestro preventivo di una parte del budget assegnato alla compagnia di navigazione. Questa mossa è parte della tempesta giudiziaria che ha colpito la compagnia dei traghetti durante la primavera e l’estate. In particolare, riguarda le tre navi utilizzate nelle tratte Milazzo-Eolie e Palermo-Ustica, che secondo i magistrati non rispettano i requisiti dichiarati per partecipare all’appalto regionale.
Le tre navi coinvolte, Bridge, Helga e Ulisse, erano già state sequestrate a giugno. Con il recente provvedimento, la Guardia di Finanza ha indicato un conto corrente a cui la Regione dovrà versare una quota dell’appalto per adempiere alle esigenze finanziarie del sequestro. Questa situazione è paradossale, poiché la Regione stessa è beneficiaria del provvedimento, in quanto la Caronte&Tourist avrebbe ottenuto finanziamenti pubblici in modo illegittimo per un servizio di collegamento che non avrebbe dovuto vincere.
La somma in questione, secondo l’inchiesta, si aggira intorno ai dieci milioni di euro. L’assegnazione dell’appalto per Lampedusa alla compagnia del gruppo Franza ha sollevato discussioni sulla sua opportunità, dato che coincide con le fasi finali dell’inchiesta sulle tratte per le Eolie e per Ustica.
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