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Caritas Catania, i nuovi poveri che vivono nell’ombra

Poveri

Salvo Pappalardo, vicedirettore e responsabile amministrativo della Caritas di Catania, ha rivelato un lato oscuro della città: la crescente povertà che colpisce non solo le famiglie, ma anche professionisti come avvocati, architetti, artigiani e commercianti. Questi “nuovi poveri” vivono nell’ombra, in una condizione difficile aggravata dalla crisi post-covid, l’aumento dei prezzi e soprattutto dalla tassazione e i debiti accumulati a causa di IVA non pagata e fatture insolute.

Le loro storie sono di silenziosa sofferenza, e spesso, quando la crisi si intreccia con problemi familiari, si instaurano dipendenze pericolose. Pappalardo cita un avvocato che, senza clienti e separato, è finito a vivere in macchina, afflitto da sostanze stupefacenti e dipendenze. La Caritas offre sostegno per il pagamento delle utenze domestiche, delle rate di mutuo e degli affitti, evitando così lo sfratto di molte di queste persone.

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L’ex ceto medio, colpito prima dalla povertà e poi attratto dal reddito di cittadinanza, è ora intrappolato in un limbo che rende difficile il reinserimento nel mondo del lavoro. La fascia d’età più colpita è quella tra i 37 e i 55 anni, troppo giovane per andare in pensione ma considerata troppo vecchia per trovare lavoro. Molti di loro cercano aiuto anche per l’acquisto di farmaci e il sostegno ai figli con il materiale scolastico.

Questi individui rischiano anche di cadere vittime dell’usura, indebitandosi inizialmente per poi non riuscire a pagare e finire nelle grinfie degli strozzini. Pappalardo esprime preoccupazione per i casi tragici di persone che scelgono di togliersi la vita, affermando che i veri poveri spesso si vergognano di chiedere aiuto e soffrono in silenzio.

La Caritas di Catania lavora in collaborazione con i servizi sociali e le istituzioni locali per affrontare questa crisi economica e sociale. Stanno persino costruendo bagni e docce nei locali del Comune per aiutare chi si trova in difficoltà. Tuttavia, resta la speranza che il Comune possa trovare soluzioni migliori per affrontare la crescente povertà che affligge la città.

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