Associazione Vivavoce: progetto contro il “Voice Shaming” a Messina
L’Associazione Vivavoce, guidata da Giovanni Muscarà, ha fatto un passo importante nel contrastare la discriminazione contro chi soffre di balbuzie e disturbi vocali. Oggi, in una riunione della IV Commissione consiliare del Comune di Messina, presieduta dall’assessore Alessandra Calafiore, è stato presentato un progetto mirato a combattere il “voice shaming”.
Il progetto, ideato per sviluppare un tavolo di lavoro e un’indagine regionale sul tema, è stato portato avanti dall’Associazione Vivavoce, fondata da Giovanni Muscarà, insieme a Martina Casale, ex balbuziente e psicologa, responsabile della sede di Messina del Centro Vivavoce.
Questa iniziativa segue la recente presentazione dell’osservatorio nazionale sul voice shaming, e si inserisce in una serie di progetti promossi dall’Associazione per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla discriminazione basata sul modo di comunicare delle persone. L’obiettivo è promuovere l’inclusività e consentire a tutti di esprimersi senza limitazioni.
Inoltre, lo scorso luglio, l’Associazione Vivavoce ha lanciato Voice Help Sicilia, un servizio di supporto psicologico gratuito gestito da Martina Casale, per coloro che soffrono di problemi legati alla voce o subiscono episodi di voice shaming. Questo servizio offre un canale tramite WhatsApp per segnalare disagi.
La dottoressa Giuseppina Maggio, logopedista, ha sottolineato l’importanza di intervenire nei primi anni di vita per limitare fenomeni di voice shaming che possono influenzare il benessere emotivo e psicofisico delle persone in età adulta.
La città di Messina, sensibile a questa problematica, si è unita alla campagna sociale di Vivavoce in occasione della Giornata Internazionale della Voce. L’assessore Alessandra Calafiore ha dichiarato che la balbuzie riguarda più di un milione di italiani ed è ancora un argomento tabù in molte famiglie e nella società.
Il “voice shaming” è un fenomeno più diffuso di quanto si creda, comportando atteggiamenti discriminatori basati sul modo di parlare delle persone, influenzando negativamente la loro vita sociale e professionale. L’Associazione Vivavoce è nata per supportare chi soffre o ha sofferto a causa di difficoltà di comunicazione.
La discriminazione nei confronti di chi ha disturbi vocali è un problema diffuso in Italia. Le persone con balbuzie e disturbi del linguaggio affrontano più frequentemente discriminazioni e bullismo. Il 70% delle persone con balbuzie afferma di aver perso opportunità lavorative a causa del disturbo vocale, mentre il 20% ha rinunciato a un lavoro o a una promozione a causa di difficoltà nel linguaggio.
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