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Acqua inquinata a Messina: la scoperta della fonte di contaminazione

Acqua Inquinata Messina

L’acqua inquinata a Messina sembra aver trovato una possibile origine. La scoperta di due tombini collegati a una vecchia cisterna di un condominio potrebbe spiegare l’inquinamento delle tubazioni e il divieto d’uso potabile nella zona rossa. Ulteriori verifiche e interventi sono necessari per risolvere la situazione.

Un’importante svolta si è verificata nel caso dell’acqua inquinata a Messina, che ha portato al divieto d’uso potabile nella zona rossa. Dopo un’attenta ricerca, i tecnici dell’Amam, supportati dalla Polizia Municipale, dalla Polizia Metropolitana e da Messina Servizi, sembrano aver individuato la fonte del problema.

CanaleSicilia

Durante gli scavi condotti lungo il viale Italia, al confine nord dell’area a rischio, sono stati trovati due tombini che collegavano una vecchia cisterna di un condominio al sistema di approvvigionamento del gasolio. Questo condominio, come altri, aveva in passato utilizzato caldaie per il riscaldamento, ma con l’avvento del metano l’impianto era stato dismesso, mentre la cisterna di 5000 litri era rimasta inutilizzata.

Quando i tecnici dell’Amam e i Vigili del fuoco hanno aperto uno dei tombini, situato in una fermata del bus, l’odore di gasolio si è diffuso nell’area circostante. È emerso che l’acqua presente nel pozzetto era contaminata con idrocarburi, con una concentrazione di 1800 mg per chilo. È iniziato lo svuotamento della cisterna, ma gli esperti ritengono che una parte del contenuto si sia dispersa nel terreno a causa di una rottura.

Secondo la presidente di Amam, Loredana Bonasera, ci sono forti indizi che suggeriscono che il gasolio possa aver raggiunto la rete idrica attraverso una fessura nella tubazione dell’Amam, situata tra i due tombini. Tuttavia, ulteriori verifiche tecniche e analisi saranno necessarie per confermare questa ipotesi.

Non appena la fonte di contaminazione verrà confermata, sarà avviata la delicata fase di pulizia e ripristino dell’erogazione normale dell’acqua potabile.

© Riproduzione riservata.

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