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Protesi infetta e 80enne muore, un milione di euro ai familiari

Medico Ospedale

Nel 2011, Salvatore, un uomo di 80 anni, ha subito un incidente causando una frattura al femore. È stato prontamente operato all’Ospedale Umberto I di Siracusa, dove gli è stata inserita una endoprotesi all’anca sinistra. Tuttavia, poco dopo l’intervento, le sue condizioni di salute sono deteriorate a causa di un’infezione alla protesi. Dopo ulteriori esami, è emerso che due batteri avevano causato l’infezione, che non ha risposto alla terapia antibiotica. Salvatore è stato successivamente trasferito in una struttura di riabilitazione, ma la sua situazione è peggiorata ulteriormente, portandolo a tornare all’Ospedale Umberto I. Circa due mesi dopo l’incidente, Salvatore è sfortunatamente deceduto.

Di fronte a questa tragedia, i familiari di Salvatore hanno cercato giustizia legale. Si sono rivolti allo studio legale Seminara&Associati di Catania, rappresentati dagli avvocati Dario Seminara e Lisa Gagliano. A seguito di una consulenza tecnica richiesta dal Tribunale di Siracusa, è stato rilevato che se la sala operatoria fosse stata correttamente sterilizzata, la protesi non avrebbe causato l’infezione. Nel 2019, il Tribunale di Siracusa ha riconosciuto la responsabilità dell’Asp di Siracusa, condannandola al pagamento di 250.000 euro. Nonostante l’Asp abbia contestato la decisione, la Corte d’Appello di Catania ha successivamente aumentato l’importo del risarcimento, assegnando alla vedova 265.000 euro e 185.000 euro a ciascuno dei tre figli, portando l’importo totale a quasi un milione di euro.

CanaleSicilia

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