Politica

Innovazioni nel settore sanitario: nuovo protocollo siciliano

Giovanna Volo

La giunta regionale della Sicilia ha recentemente approvato un nuovo protocollo di intesa con le università di Catania, Messina e Palermo, mirato a ridefinire la formazione e l’assistenza nel sistema sanitario locale. Questo accordo prevede significative modifiche negli assetti organizzativi delle aziende ospedaliere universitarie e una rinnovata modalità di finanziamento.

Il presidente della Regione, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza del dialogo continuo con tutte le parti coinvolte nel sistema sanitario siciliano, evidenziando l’obiettivo di adeguare i servizi alle esigenze dei cittadini attraverso una formazione allineata agli standard di qualità in evoluzione.

CanaleSicilia

Secondo l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo, il nuovo protocollo rappresenta la base per potenziare l’azione formativa dei medici e del personale sanitario attuale e futuro. Questo modello di collaborazione tra Regione e università mira al miglioramento delle attività didattiche, di ricerca e assistenziali, con particolare attenzione alla partecipazione delle università nella programmazione sanitaria regionale.

Il protocollo identifica le strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate per svolgere attività cliniche e formative, necessarie per il funzionamento delle aziende ospedaliere universitarie come sedi di corsi di laurea e specializzazione. Semplificate le procedure di nomina dei direttori generali, che saranno scelti da una terna proposta dal rettore e dovranno rispettare i requisiti previsti per le figure analoghe nelle altre aziende sanitarie regionali.

Un’innovazione importante è l’introduzione dei Dipartimenti ad Attività Integrata (DAI) come modello esclusivo di gestione delle aziende ospedaliere universitarie, con possibilità di carattere interaziendale. Questi dipartimenti saranno organizzati in base a criteri funzionali, patologici o assistenziali, con l’obiettivo di favorire economie e risposte adeguate.

Il finanziamento delle aziende ospedaliere universitarie sarà riformato, classificandole nella fascia dei presidi a più elevata complessità e applicando una tariffazione equivalente. Inoltre, è prevista un’integrazione del 6% per attività di formazione e ricerca specifiche.

Infine, la formazione degli specializzandi e del personale sanitario sarà adattata alle esigenze rilevate dalla Regione, garantendo un sistema più efficiente e mirato alle necessità del territorio.

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