Bando per 3.852 Allievi Carabinieri, candidature entro 30 giorni
Il concorso per il reclutamento di 3.852 Allievi Carabinieri a ferma quadriennale nel ruolo di appuntati e carabinieri è ufficialmente iniziato. Gli interessati possono inviare la loro candidatura attraverso il sito ufficiale dell’Arma dei Carabinieri, www.carabinieri.it, accedendo all’area concorsi e seguendo la procedura indicata. Le prove previste dal bando includono una prova scritta, test di efficienza fisica, accertamenti psico-fisici per la verifica dell’idoneità e prove attitudinali.
Entrare a far parte dell’Arma dei Carabinieri richiede l’adesione a valori come onore, lealtà e spirito di sacrificio, un impegno che comporta la consapevolezza di operare in difesa della legalità e a tutela dei cittadini più vulnerabili.
Possono partecipare al concorso i cittadini italiani che possiedono un diploma o che lo conseguiranno nell’anno scolastico 2023/2024, purché abbiano compiuto il 17° anno di età e non abbiano superato i 24 anni alla data di scadenza delle domande. Per i volontari in ferma prefissata iniziale (VFPI) e in rafferma biennale, il limite di età è esteso a 25 anni, mentre per i volontari in ferma prefissata in servizio e in congedo (VFP1 e VFP4) il limite è 28 anni.
I vincitori del concorso seguiranno un corso di formazione della durata di sei mesi presso le Scuole Allievi Carabinieri. Durante questo periodo, acquisiranno competenze militari, giuridiche e professionali indispensabili per svolgere i compiti assegnati nei vari reparti dell’organizzazione territoriale, composta da oltre 4.600 presidi dedicati alla sicurezza e all’accoglienza dei cittadini, tra cui le Stazioni e le Tenenze Carabinieri. Inoltre, i candidati potranno esprimere la propria preferenza per specializzazioni nel settore della tutela forestale, ambientale e agroalimentare.
Le domande di partecipazione devono essere presentate entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto nel Portale inPA. La tempestività nella presentazione della candidatura è essenziale per non perdere l’opportunità di entrare a far parte di una delle istituzioni più prestigiose del Paese.
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