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Promessa non mantenuta: aumento titoli di viaggio ferroviari in Sicilia

Treno Ferrovie

Manca l’azzeramento dell’aumento dei titoli di viaggio ferroviari in Sicilia: pendolari delusi.

Il governatore Schifani ha suscitato delusione tra i pendolari siciliani in seguito al mancato azzeramento dell’aumento del 10% dei titoli di viaggio ferroviari per l’anno 2023, nonostante fossero stati stanziati 3,6 milioni di euro secondo la legge di stabilità.

CanaleSicilia

Nel mese di gennaio, Schifani aveva annunciato che le risorse necessarie per evitare l’aumento erano state previste nella manovra e che i ticket sarebbero tornati presto al prezzo originale. Tuttavia, a metà maggio, non si è ancora registrato alcun ribasso o annullamento dell’aumento. Durante un’audizione in Commissione Trasporti all’Ars, l’assessore regionale ai trasporti, on. Aricò, ha ammesso che erano stati stanziati 3,6 milioni di euro per azzerare l’aumento denunciato, ma finora non sono state prese misure concrete per sterilizzarlo.

Sussiste la necessità di fare chiarezza sulle cifre dichiarate dall’assessore durante l’audizione in Commissione, poiché non sembrano avere una logica coerente con i contenuti contrattuali. Non è vero che sono necessari 8,7 milioni per il prossimo triennio. Il contratto di servizio prevede aumenti del 10% in tre annualità: 2020, 2022 e 2024. Pertanto, è importante capire a cosa si riferiscono le cifre fornite dall’assessore (8,7 milioni) e le dichiarazioni del direttore di Trenitalia, l’ing. Pullara, secondo cui è necessario trovare coperture per tali spese negli anni successivi al 2022. Tuttavia, alla luce del “Contratto di servizio per il trasporto ferroviario” in scadenza il 31 dicembre 2026, l’ultimo aumento contrattuale previsto del 10% sarà a gennaio 2024. Sorge quindi la domanda su quale sia la finalità degli 8,7 milioni per il prossimo triennio.

I pendolari siciliani non hanno richiesto l’azzeramento degli aumenti dell’ultimo triennio, ma il rimborso dell’aumento non previsto a gennaio 2023, che non è contemplato contrattualmente. Sebbene fossero necessari 4,6 milioni per rimborsare l’intero anno 2023, considerando i finanziamenti di 3,6 milioni, ci chiediamo perché non sia stato ancora sterilizzato l’aumento del 10% a partire da marzo e/o aprile 2023, come promesso dal governatore Schifani agli pendolari siciliani.

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