Cronaca

Palermo, 31enne ucciso a colpi di pistola: fermato il presunto omicida

Carabinieri Palermo

Nelle prime ore di oggi, una segnalazione al 118 ha fatto sapere della presenza di un uomo privo di coscienza in via Mulino n. 32, nel quartiere di Boccadifalco a Palermo. I Carabinieri della Compagnia di Palermo San Lorenzo, giunti sul posto, hanno trovato il corpo privo di vita di Guadagna Aleandro, 31 anni, palermitano e già noto alle forze dell’ordine, ucciso con colpi d’arma da fuoco.

Grazie alle testimonianze di alcune persone informate sui fatti, i Carabinieri hanno ricostruito la scena del crimine e il quadro indiziario, a carico del presunto assassino, che si era allontanato dal luogo del delitto subito dopo i fatti. Gli inquirenti si sono quindi recati a casa dell’uomo, dove hanno trovato una lettera in cui spiegava le sue intenzioni. L’auto del presunto omicida è stata trovata nei pressi della sua abitazione, con all’interno un fucile da caccia.

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Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo, hanno permesso di rintracciare il presunto assassino, un pensionato 77enne detentore di armi da fuoco, presso un centro commerciale della zona, dove si era recato a piedi. Una volta raggiunto dai Carabinieri, l’uomo si è consegnato senza opporre resistenza.

Proseguono le indagini

Il presunto assassino del 31enne, identificato come La Corte Giuseppe, è stato fermato dai militari nel parcheggio del centro commerciale La Torre.

Dopo essere stato condotto in caserma, assistito dal suo avvocato, ha ammesso le sue responsabilità davanti al magistrato titolare dell’indagine. Secondo quanto emerso, il delitto sarebbe stato motivato dai continui dissidi tra le due persone per il mancato pagamento dei canoni d’affitto dell’abitazione in cui il 31enne risiedeva con la moglie e i figli.

Per fare luce sull’accaduto, l’anziano è stato sottoposto all’esame dello stub, ovvero il tampone utile al recupero delle micro particelle volatili della polvere da sparo sul corpo e sugli indumenti, che verrà inviato al Reparto Carabinieri Investigazioni Scientifiche di Messina per le analisi di rito.

I carabinieri hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto del pensionato, il quale è stato tradotto presso la locale casa circondariale in attesa della convalida da parte del giudice per le indagini preliminari.

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