Il Ponte sullo Stretto di Messina e le prospettive di Pietro Ciucci
Nel contesto delle discussioni riguardanti il Ponte sullo Stretto di Messina, Pietro Ciucci, amministratore delegato della Stretto di Messina, si è trovato ad affrontare una serie di critiche durante la sua partecipazione alla commissione presso Palazzo Zanca. Nonostante le proteste che hanno causato un ritardo di due ore, Ciucci ha finalmente potuto esporre gli aggiornamenti sul progetto. Questo, dopo una sospensione dovuta alle manifestazioni contrarie alla realizzazione dell’opera, che egli ha definito come “dispiacevole episodio causato da una minoranza rumorosa”.
Durante il suo intervento, Ciucci ha affrontato diversi temi cruciali, tra cui gli espropri, i costi e il cronoprogramma dell’opera. Ha assicurato che la questione degli espropri sarà gestita con sensibilità e trasparenza, con l’obiettivo di minimizzare l’impatto sul territorio e fornire informazioni dettagliate ai cittadini. Inoltre, ha annunciato l’apertura di un infopoint al Palacultura di Messina per fornire ulteriori chiarimenti sulla questione.
Un punto chiave dell’intervento di Ciucci è stato il chiarimento riguardo alle tempistiche del progetto. Ha confermato che l’approvazione della pubblica utilità dell’opera dovrebbe avvenire entro il 30 giugno, previa valutazione del Cipes e della Conferenza dei Servizi. Ciò consentirà l’avvio dei lavori, che si prevede possano concludersi entro il 2032.
Il progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, secondo Ciucci, non rappresenta solo un’opera infrastrutturale, ma un collegamento fondamentale tra due regioni e un nodo cruciale nei sistemi stradali e ferroviari europei. Si prevede che l’opera possa generare significativi benefici economici e occupazionali, con stime che indicano fino a 30.000 lavoratori diretti e 90.000 nell’indotto.
Infine, Ciucci ha affrontato le osservazioni del Comitato Scientifico, rassicurando che le raccomandazioni fornite non costituiranno ostacoli significativi per il progetto, che continuerà ad essere aggiornato anche durante la fase di costruzione.
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