Il giornalismo scientifico, comunicare la scienza per la società del futuro
La Prima Scuola di Eccellenza a Messina forma giornalisti scientifici verso una società della conoscenza.
La Prima Scuola di Eccellenza sul Giornalismo Scientifico è stata inaugurata all’Università di Messina, coinvolgendo giornalisti Rai e relatori internazionali. Attraverso approcci innovativi, i partecipanti esploreranno temi cruciali quali cambiamenti climatici, intelligenza artificiale, e pandemie. Il corso mira a promuovere una comunicazione pubblica della scienza eticamente sostenibile e a formare cittadini consapevoli sulla scienza e la tecnologia.
È ufficialmente partita la Prima Scuola di Eccellenza sul Giornalismo Scientifico presso l’Università di Messina. Dal 24 al 28 luglio, giornalisti Rai e relatori di fama internazionale si confronteranno sulla direzione che sta prendendo la narrazione scientifica e il suo ruolo nella costruzione di una società basata sulla conoscenza.
La Scuola, organizzata presso le sedi del Polo Papardo e di Villa Pace, rappresenta un’iniziativa lodevole dell’Università di Messina e dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti. Ogni anno, le istituzioni premiano i propri studenti più meritevoli con percorsi formativi esclusivi, e quest’anno il focus è stato dedicato al Giornalismo Scientifico.
Il Giornalismo Scientifico moderno non si limita più a riportare solo i risultati delle ricerche scientifiche, ma si concentra anche sulla diffusione di una “cittadinanza scientifica”. In altre parole, mira a coinvolgere tutti i cittadini nella comprensione delle questioni legate alla scienza e alla tecnologia per interpretare in modo consapevole la quotidianità.
Durante le lezioni, saranno trattati temi di grande attualità attraverso diversi linguaggi comunicativi. Si discuterà di sistemi complessi, cambiamenti climatici, eventi meteorologici estremi, vita in condizioni proibitive, rapporti tra arte e scienza, intelligenza artificiale e pandemie. Inoltre, gli studenti avranno l’opportunità di apprendere le tecniche fondamentali della comunicazione pubblica della scienza, essenziali per il giornalismo di terza missione, che permette alle università di interagire direttamente con la società.
Tra i relatori di spicco, sono presenti personalità illustri come il professor Salvatore Magazù, decano di Fisica dell’Università di Messina, e la ricercatrice Maria Teresa Caccamo, responsabili scientifici della Scuola di Eccellenza. Inoltre, personalità culturali di rilievo internazionale, come la Dr.ssa Emma Xingyi Qin Wang e il Dr. Zhu Wei del Centro Tsung-Dao Lee di Scienza e Arte dell’Università UCAS di Pechino, hanno elogiato l’iniziativa e auspicato la creazione di sinergie tra istituzioni accademiche europee ed orientali.
Previsti anche momenti di formazione con lo scrittore Rino Cerritelli che tratterà le competenze umoristiche al servizio della scienza. Interessanti anche gli interventi di Giuseppe Ruggeri, medico e giornalista, di Gianluca Rossellini, giornalista scientifico, di Giovanni Pioggia, responsabile dell’istituto Cnr Irib di Messina.
La Scuola ospiterà anche importanti giornalisti scientifici italiani e stranieri, come Romolo Sticchi, responsabile e ideatore della trasmissione “Pixel” su Rai Tre, e Barbara Carfagna, già giornalista del Tg1 e attuale conduttrice della trasmissione “Codice. La vita è digitale”. Sarà affrontato anche il rapporto tra comunicazione scientifica e artistica, con l’intervento del maestro Dimitri Salonia, che presenterà una mostra con le sue creazioni a tema scientifico.
Un aspetto cruciale sarà dedicato all’analisi dell’Intelligenza Artificiale (IA), sottolineando il rischio di una “datacrazia” basata sui big data e di una “disinformazia” legata alle fake news. Gli esperti sottolineano l’importanza di affrontare tali rischi in modo eticamente sostenibile, garantendo che i benefici dell’IA superino i rischi.
La Prima Scuola di Eccellenza sul Giornalismo Scientifico a Messina promette di essere un evento formativo di alto livello, contribuendo alla crescita di giornalisti competenti e consapevoli, capaci di comunicare la scienza in modo trasparente e accessibile a tutti, nell’era in cui la scienza e la società si incontrano più che mai.
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