Mozione a Milazzo: futuro incerto per il Reddito di Cittadinanza
Mozione a Milazzo: richiesta di rivalutare la decisione sul Reddito di Cittadinanza.
Una mozione presentata al Consiglio Comunale di Milazzo solleva l’allarme sulle conseguenze disastrose dell’abolizione del Reddito di Cittadinanza. Dopo un incontro che ha coinvolto diversi partiti e organizzazioni, la Senatrice Floridia e il Consigliere Foti guidano l’iniziativa. La sospensione del reddito ha colpito le famiglie più deboli e minaccia di scatenare tensioni sociali. La mozione chiede al governo di ripristinare il sostegno finanziario per prevenire ulteriori crisi.
Una mozione è stata proposta al Consiglio Comunale di Milazzo riguardo alle implicazioni dell’abolizione del Reddito di Cittadinanza. L’iniziativa è frutto di un incontro con la Senatrice Floridia, membri del M5S, Partito Comunista, Rifondazione Comunista e Gruppo Civico 6. La mozione sarà presentata da Foti, consigliere comunale.
La Casa del Popolo di Milazzo è stata la cornice di un incontro dove figure politiche e sindacali hanno dibattuto sull’annoso argomento del blocco del Reddito di Cittadinanza e le conseguenze per i territori circostanti.
I partecipanti includevano la Senatrice Barbara Floridia e rappresentanti locali del MoVimento 5 Stelle, Partito Comunista Italiano, Partito della Rifondazione Comunista e il Gruppo Civico 6 di Milazzo. Tra loro, Foti, Consigliere Comunale della Lista Adesso Milazzo. Anche Pietro Patti, Segretario Provinciale della CGIL, e Stefano Maio della CGIL di Milazzo hanno appoggiato l’iniziativa.
I partecipanti hanno evidenziato che la sospensione del Reddito di Cittadinanza ha colpito famiglie vulnerabili, privandole di una fonte di sostentamento. La mancanza di contromisure da parte del governo ha contribuito all’instabilità sociale. La mozione, promossa da Foti, mira a coinvolgere il Consiglio Comunale e le autorità locali nel sollecitare il governo a rivalutare la decisione.
La mozione chiede al governo di ripristinare il Reddito di Cittadinanza per evitare ulteriori proteste e possibili episodi di violenza. L’obiettivo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulle drammatiche conseguenze che potrebbero derivare da questa scelta, minacciando la stabilità delle reti di assistenza sociale.
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