Scoperte a Gela sei tombe arcaiche risalenti al V-VI secolo a.C.
Durante i lavori di riqualificazione dell’Orto Pasqualello a Gela, finanziati con fondi PNRR e gestiti dal Comune, sono emerse sei tombe riconducibili a una necropoli arcaica databile tra il V e il VI secolo a.C. Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito delle attività di archeologia preventiva condotte dalla Soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta.
L’area sepolcrale comprende attualmente sei tombe, di cui due attribuite ad adulti e due a bambini, mentre le restanti due richiedono ulteriori analisi per una classificazione certa. Tra i reperti più rilevanti si segnala la presenza di un “kalypter egemon”, un elemento architettonico decorativo riutilizzato, probabilmente originario di un tempio locale. Nella prima tomba sono stati rinvenuti due lekythoi, vasetti funerari risalenti al periodo tra il 500 e il 475 a.C.
Gli archeologi ipotizzano che un fenomeno naturale, forse una colata di argilla, abbia sigillato parte della necropoli già in epoca antica. La stessa tomba 1 presenta un corpo rimosso poco dopo la sepoltura, con il corredo funerario rimasto intatto. Al momento si suppone che le sepolture possano appartenere a un nucleo familiare, ma nuove indagini saranno necessarie per confermare questa ipotesi.
Nei pressi delle tombe è stata individuata anche una roccia tenera tagliata, al cui interno sono stati trovati frammenti di un cratere e di anfore. L’assessore regionale ai Beni culturali, Francesco Paolo Scarpinato, e la soprintendente Daniela Vullo hanno sottolineato che «l’intervento proseguirà nel rispetto del progetto di riqualificazione, tutelando e valorizzando i reperti emersi grazie alla collaborazione con il Comune di Gela».
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