Cronaca

Appello “Mutui Fantasma” di Brolo, pene ridotte e 15 assoluzioni

Tribunale di Messina

La Corte d’Appello di Messina, presieduta da Katia Mangano con i giudici Antonino Giacobello e Carmine De Rose, ha emesso il verdetto di secondo grado sull’operazione “Mutui Fantasma” relativa al comune di Brolo. Dal 23 luglio 2015 sono trascorsi 3.620 giorni dall’avvio delle indagini, partite nel 2014 sui finanziamenti pubblici erogati tra il 2009 e il 2013 per opere mai realizzate o viziate e contributi a privati e associazioni sportive.

Rispetto alle condanne del Tribunale di Patti di giugno 2023, si registrano riduzioni di pena: l’ex ragioniere comunale Carmelo Arasi è stato condannato a “sette anni e un mese” di reclusione, a fronte dei “quindici anni e tre mesi” inflitti in primo grado. Per l’ex sindaco Salvo Messina la pena è stata ridotta a “cinque anni e nove mesi” (in primo grado erano stati sette anni e mezzo). Anche i dipendenti comunali hanno registrato lievi diminuzioni: Santa Caranna a “quattro anni e sei mesi” (4 anni e 9 mesi in primo grado), Giuseppina Di Leo a “quattro anni e quattro mesi” (4 anni e 9 mesi), Antonella Campo a “quattro anni e tre mesi” (4 anni e sei mesi) e Rosa Castrovinci a “tre anni” anziché quattro.

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Assolti perché “il fatto non sussiste” Elena Lo Vercio, Enza Rifici, Giovanni Scaffidi Mangialardo, Antonino Masi, Antonino Giuffrè, Vittorio Astone, Giuseppe Indaimo, Rossella Arasi, Dario Presti, Rosa Gatto, Tina Gatto, Giuseppe Caranna, Domenico Caranna, Costantino Maniaci e l’ex vicesindaco Carmelo Gentile; erano accusati di indebite erogazioni a favore di associazioni sportive e culturali. La Corte ha inoltre annullato pene accessorie, misure cautelari, confische e statuizioni civili, salvo quanto confermato per i condannati.

Il processo d’appello, aperto a marzo su richiesta del Procuratore Generale di confermare le condanne, ha invece portato a una revisione parziale della sentenza. Le motivazioni saranno depositate entro 90 giorni. Secondo i legali di difesa, il carico delle imputazioni potrebbe essere ulteriormente ridimensionato o derubricato. Il Comune di Brolo, assistito dall’avvocato Antonio Spiccia, figura parte civile; tra i difensori figurano Carmelo Occhiuto, Giuseppe Mancuso, Salvatore Cipriano, Tommaso Autru Ryolo e Fabio Marchetta.

L’indagine originaria, condotta dalla Procura di Patti, contestava reati quali associazione a delinquere, truffa aggravata, falso e peculato in relazione ai mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti e ai mandati di pagamento irregolari.


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