La carenza di lavoro colpisce anche la popolazione anziana messinese
La SPI CGIL di Messina solleva preoccupazioni in merito alle difficoltà che stanno colpendo la popolazione anziana, aggravate dalla mancanza di lavoro stabile per i giovani e dalla scarsità di investimenti nei servizi pubblici. Secondo l’organizzazione, il progressivo vuoto occupazionale, soprattutto nelle aree del Mezzogiorno, sta influenzando negativamente la qualità della vita degli anziani, rendendo la situazione particolarmente critica nelle zone più vulnerabili.
I dati diffusi dalla CGIA di Mestre indicano una perdita imminente di milioni di lavoratori nei prossimi anni, una dinamica che risulta ancor più accentuata in Sicilia e nella provincia di Messina. Questo fenomeno ha già provocato effetti rilevanti, non solo sul piano economico ma anche sociale e sanitario. La carenza di un ricambio generazionale nei servizi pubblici, unita alla mancanza di assunzioni nei comuni e alle strutture sanitarie sotto organico, sta comportando per gli anziani un aumento dei disagi, come attese più lunghe, minori cure e maggiore solitudine.
In contesti come quello della provincia messinese, dove l’emigrazione giovanile e il lavoro precario sono costanti, la tenuta sociale è fortemente messa alla prova. Gli anziani sono i più penalizzati da questa situazione, con una riduzione dei servizi e delle tutele, mentre la comunità è sempre più isolata.
La SPI CGIL di Messina chiede un intervento urgente, auspicando politiche che investano nel lavoro pubblico, nella sanità locale e nei servizi sociali. La ricostruzione delle reti di supporto nelle aree più marginali risulta fondamentale per affrontare questa crisi sociale. In vista dei referendum dell’8 e 9 giugno, l’organizzazione invita a partecipare per difendere i diritti dei lavoratori e l’integrazione delle generazioni.
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