Il deputato messinese, Alessio Villarosa, comunica di aver discusso nella giornata odierna unâinterrogazione a risposta immediata in Commissione Ambiente, per chiedere al Ministero sia il recepimento delle prescrizioni sanitarie evidenziate dai sindaci dei comuni di Milazzo e di San Filippo del Mela nella procedura di riesame parziale dellâAIA della Raffineria di Milazzo sia per chiedere un intervento normativo futuro che possa allargare ai comuni limitrofi agli impianti la possibilitĂ di presentare prescrizioni sanitarie.
âHo discusso questa importante interrogazione a risposta immediata in quanto, da quasi 3 anni, i cittadini della Valle del Mela subiscono quella che, almeno ai miei occhi, ritengo essere una palese ingiustizia aggravata dai dati dellâultimo rapporto âSentieriâ che ci informa come nel territorio Milazzese le malformazioni congenite siano arrivate a un + 79%, un dato molto piĂč alto di altri SIN come Taranto e Gela.
Come piĂč volte denunciato dai comuni della Valle del Mela che hanno presentato un ricorso al TAR e dalle associazioni del territorio nel 2018 Ăš stata rilasciata unâautorizzazione integrata ambientale per lâimpianto della Raffineria di Milazzo che presenta diversi profili di illegittimitĂ .
Lâautorizzazione, per la quale Ăš stato avviato un riesame parziale che vedrĂ la conferenza dei servizi esprimersi lunedĂŹ prossimo, si puoâ considerare monca in quanto durante lâiter istruttorio del 2018 erano state presentate delle prescrizioni sanitarie dai sindaci coinvolti nella procedura poi âprontamenteâ ritirate in cambio di un âtrionfale accordoâ che prevedeva da parte dellâazienda petrolifera due studi sanitari, uno tossicologico e uno epidemiologico sullo stato di salute dei residenti, nonchĂ© una rete di centraline da affidare allâArpa. Accordo che a distanza di tre anni non Ăš stato rispettato.
Le prescrizioni sanitarie che durante lâattuale riesame chiesto dal ministero il 02 dicembre 2020, vengono nuovamente, giustamente e integralmente ripresentate dagli attuali sindaci di Milazzo e di San Filippo del Mela e per le quali il MITE smentendo il se stesso del 2018 decide di interessare il ministero della salute chiedendo, e credo si tratti di una novitĂ , un parere di congruitĂ che verrĂ espresso sempre nella prossima conferenza del 13 dicembre.
Segnalo infine che nella risposta ricevuta oggi, il Ministero, per avvalorare la propria tesi sulla legittimitĂ del decreto AIA concesso nel 2018 alla Raffineria di Milazzo, risponde âincredibilmenteâ che nĂ© Milazzo, nĂ© San Filippo del Mela nĂ© altre amministrazioni interessate direttamente dalla procedura abbiano deciso di impugnarla al TAR.
Il ministero dimentica perĂČ che i due comuni, alla luce dellâaccordo raggiunto e mai rispettato con la Raffineria di Milazzo, si erano giĂ espressi favorevolmente e che un ricorso al TAR Ăš giĂ pendente perchĂ© presentato dalle altre 7 amministrazioni limitrofe.
Non ho ricevuto inoltre nessuna risposta o posizione politica in merito allâassurda scelta di precludere a enti locali, che alle volte si trovano anche a meno di 100 metri dagli impianti, la possibilitĂ di presentare prescrizioni sanitarie.
Questo significa non conoscere il territorio e sopratutto ancor peggio pensare che lâinquinamento prodotto segua regole territoriali ricadendo solo nei comuni in cui Ăš insediato lâimpianto ed evitando scientemente di ricadere in comuni posti a pochi metri dallâimpianto stesso. Lâinquinamento non si ferma al confine, non segue queste regole ed Ăš assurdo ricevere risposte simili da parte di organi istituzionali preposti alla tutela dellâambiente e della nostra salute. PresenterĂČ un emendamento nel primo provvedimento utile.â Conclude il deputato.