MartedĂŹ 19 luglio, anniversario della Strage di via dâAmelio, la Villa di Cavadduzzo diventa un Centro per il ricovero e lâinclusione.
La villa, che si trova a Viagrande (CT), era una delle dimore di Salvatore Ferrera detto âCavadduzzuâ e presto diventerĂ un âCentro per il ricovero e lâinclusioneâ che ospiterĂ 15 persone affette da disabilitĂ fisiche, psichiche e/o sensoriali.
Ancora la struttura Ăš un cantiere aperto, ma le cooperative sociali TEAM, Mosaico e Obsalav – alle quali il Consorzio Etneo per la LegalitĂ e lo Sviluppo ha affidato il bene -, vogliono aprire le porte alle Istituzioni, alle organizzazioni del privato sociale e alla cittadinanza perchĂš questo bene venga veramente restituito alla comunitĂ alla quale si chiede di divenire protagonista di un nuovo progetto di accoglienza ed assistenza.Â
Dalle ore 10.30 di martedĂŹ 19, e per tutta la mattinata, i soci delle cooperative guideranno tutti gli intervenuti in una visita della struttura e raccoglieranno proposte, disponibilitĂ e suggerimenti per lâutilizzo di un bene che si candida a divenire centro allâavanguardia per lâaccoglienza e il reinserimento sociale dei disabili.
Nel centro, che accoglierĂ i propri utenti sin dal prossimo settembre, verrĂ adottato il metodo âTe.So.Ri. â Team socio riabilitativoâ che rappresenta una vera innovazione di processo e di prodotto attraverso il quale superare il concetto di âassistenzaâ per puntare decisamente alla valorizzazione delle potenzialitĂ della persona.Â
Gli ospiti potranno godere di una maggiore autonomia abilitativa e sociale, attraverso programmi di intervento sviluppati individualmente per favorire il massimo sviluppo con esperienze e attivitĂ interne/esterne alla ComunitĂ .
Lâapertura del Centro Te.So.Ri. sarĂ lâoccasione per ricordare la strage di Via DâAmelio nella quale il 19 luglio del 1992 perse la vita Paolo Borsellino insieme ai 5 uomini della sua scorta.