Per le due ore di spettacolo rigorosamente all live è un continuo scrosciare di applausi a scena aperta.
E alla fine, come accade alle star, il loro pubblico li ha aspettati allâuscita degli artisti. Con mazzi di fiori, mille complimenti, qualche lacrima di commozione.
Scommessa vinta quella di âDâArtagnan e i Tre Moschettieriâ, lo spettacolo di produzione del Teatro Mandanici che ha visto in scena un cast di attori quasi tutti alla prima prova in assoluto su un palcoscenico.
Musical rigorosamente all live, âdâArtagnanâ si è dipanato per due ore tutte dâun fiato, senza stacchi, pause o momenti di stanca, tra duelli con la spada e un copione scritto ad hoc, battute al vetriolo e momenti drammatici, voci soliste e coro polifonico, band e orchestra, coreografie e monologhi.
Davanti a una platea molto numerosa, lo spettacolo ha conquistato una dozzina di applausi a scena aperta e un battimani finale lunghissimo, ha fatto ridere e riflettere, ha raccontato di un malvagio che non ha mai conosciuto lâamore e di un eroe che ritrova se stesso grazie allâamore, di nobiltĂ dâanimo e miserie dellâanimo, di un mondo violento e della lotta per un mondo migliore.
Passando da Lennon a Mannarino, da Bebe a Rovazzi, in buca la Banda musicale Placido Mandanici diretta dal maestro Bartolo Stimolo a creare una sontuosa colonna sonora dal vivo, questo âDâArtagnanâ ha regalato alla cittĂ di Barcellona Pozzo di Gotto la rivelazione di una ventina di talenti che in pochi mesi hanno scoperto in se stessi risorse e capacitĂ artistiche insperate e le hanno affinate attraverso un percorso laborioso e multidisciplinare.
Tanti i momenti da ricordare, dalla danza in sedia a rotelle di Roberta MacrĂŹ, che interpreta la regina di Francia, alla confessione del cattivo, interpretato da Salvatore Cilona, dalla graduale presa di coscienza di DâArtagnan, Domenico Imbesi, alla canzone-accusa della spadaccina Aurora Pettineo (Fortezza), dalle caratterizzazioni dei tre moschettieri, Alberto Liga (Porthos), Gaston Lucarelli (Athos) e Mahamadou Traore (Aramis), a quelle dei loro contraltari al femminile, Gina Cattafi (Prudenza), Alessandra Maimone (Giustizia) e Chiara Salamone (Temperanza), dai quadri al rallenty a quelli di festa.
Ma a rimanere in memoria sono soprattutto â come hanno sottolineato il sindaco Roberto Materia, il segretario generale Lucio Catania e il regista SasĂ Neri â la gioia e lâimpegno con i quali il cast ha affrontato la prova sul palcoscenico prestigioso di un grande teatro. Gioia e impegno che il pubblico ha premiato, tributando battimani a ciascuno degli attori, in effetti ognuno indispensabile, da quelli impegnati in ruoli-cameo ai protagonisti. In scena, con gli attori giĂ citati, Barbara Scorza (la dama di compagnia), Andrea Rappazzo (Bertrand, il padre di DâArtagnan), Dario Stroscio (il capitano), Martina Genovese (suor Maria Rosario), anche alle tastiere, Nino Genovese (frate Bernardo), Simona Arnao (suor Illuminada), Allegra Camuti (suor Innocenzia), Vera Trovato (suor Pureza), Carolina Bucalo (Annunciacion), Viviana Romano (Ascencion), Marta Sottile (Conception), Francesco Bisignani (Pacheco) e Francesco Maniscalco (Pedro). Sul palco con loro Alice Ingegneri e Alessandra Borgosano, anche coreografe, Davide Caputo, Francesco Gerbino e Giuseppe Scopelliti, performer della Luna Obliqua coinvolti in parti comiche di sostegno, e la band composta da Giulio Decembrini (anche direttore musicale) al piano, Riccardo Ingegneri a basso e chitarra e Andrea Trovato alla batteria.
Dietro le quinte, nei mesi di laboratorio e al desk tecnico, al fianco di SasĂ Neri hanno operato Antonella e Lillo Cutugno coach di scherma, Davide Colnaghi e Margherita Frisone insegnanti di dizione e fonetica, Chiara Caravella vocal coach, Titti Galasso e Giulia Alesci ai costumi e oggetti di scena, Leonardo Mercadante, autore del copione, Simone Lo Presti sound designer, Dino Costa (DMarketing) per il racconto in immagini delle prove e dellâallestimento. E il laboratorio si è caratterizzato anche per le master class del vocal trainer Fabio Lazzara e degli artisti Egidio La Gioia e Daniela Terreri.
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