Politica

Settantesimo anniversario della Conferenza di Messina e Taormina

Conferenza Messina

In occasione del settantesimo anniversario della Conferenza di Messina e Taormina, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha inaugurato oggi a Palazzo Zancla a Messina le celebrazioni, invitando a riscoprire «la memoria di quei giorni che settant’anni fa gettarono le basi dell’unificazione» e a operare per «un’Europa più innovativa, più forte, più coesa». L’appuntamento, inserito nel Festival Taobuk, ha registrato la presenza del vicepresidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, dei delegati dei sei Paesi firmatari della Dichiarazione del 1955 (Francia, Lussemburgo, Belgio, Germania e Paesi Bassi) e del trio di presidenza dell’Unione europea (Polonia, Cipro e Danimarca), oltre ai sindaci Federico Basile e Cateno De Luca e al prefetto Cosima Di Stani.

Schifani ha richiamato l’azione dell’allora ministro italiano Gaetano Martino, sottolineando come «il rilancio del progetto europeo» rappresentasse la sfida necessaria dopo il fallimento dei piani sulla Difesa comune e la Comunità Politica Europea. L’Italia, scegliendo Messina, puntò a valorizzare un’area marginale, grazie alla sua vocazione mediterranea e all’accoglienza cordiale, elementi ritenuti capaci di favorire l’integrazione.

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Ripercorrendo la decisione dei sei ministri di affidare a un comitato guidato dal belga Spaak la redazione dei nuovi trattati, Schifani ha evidenziato il carattere lungimirante delle deliberazioni che portarono, in pochi mesi, alla firma dei Trattati di Roma e alla nascita della Comunità economica europea. Ha quindi ricordato le radici storiche e culturali della Sicilia, definita «cerniera tra Nord e Sud del Mediterraneo» e «prua d’Europa proiettata verso l’Africa». Infine, il presidente ha rimarcato le sfide attuali, citando NextGenerationEU, RepowerEU e il piano Re-Arm Europe Plan-Readiness 2030, auspicando un rafforzamento delle istituzioni democratiche, della coesione e degli investimenti per garantire la continuità del percorso europeo.


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