Cronaca

Sequestri per 30 Mln a Messina, due avvocati coinvolti in intrecci mafiosi

Guardia di Finanza Messina

La Guardia di Finanza di Messina ha eseguito un decreto di sequestro patrimoniale per 30 milioni di euro emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale su richiesta della Procura Distrettuale. I provvedimenti riguardano due professionisti considerati socialmente pericolosi ai sensi del Codice Antimafia: un ex avvocato messinese, attualmente agli arresti domiciliari con affidamento in prova, e un legale di Vibo Valentia operativo nell’area peloritana.

Le indagini patrimoniali hanno messo in luce l’attività dell’ex legale, radiato dall’albo, che per anni avrebbe assistito esponenti di Cosa Nostra, fornendo consulenza tecnica e strategica per eludere misure di prevenzione e intestare fittiziamente società a terzi. Il ruolo di rilievo emerge dall’indagine “BETA” del 2013, che ha accertato il concorso esterno nel delitto di associazione mafiosa a favore del clan Santapaola Ercolano.

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Guardia di Finanza Messina

Ulteriori accertamenti, basati sull’operazione “DEFAULT” del 2019, hanno confermato la partecipazione dei due indagati in un’associazione a delinquere di professionisti dedita a bancarotta, riciclaggio, falso ideologico e appropriazione indebita. Secondo gli inquirenti, il gruppo garantiva a imprenditori insolventi strumenti illeciti per sottrarre patrimoni alla giustizia civile e fiscale.

Il sequestro comprende sette compendi aziendali, una partecipazione societaria, una polizza assicurativa, un conto corrente, 49 immobili di pregio, un motociclo e un podere nobiliare in Toscana con annessa cappella medievale. “L’immobile sarebbe appartenuto alla famiglia Chigi”, sottolineano fonti storiche, con l’edificio religioso dedicato a San Bartolomeo risalente al XIII secolo.


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