Il capoluogo siciliano, unico, assieme a Bologna, a non rispondere all’indagine dellâassociazione ambientalista sulla qualitĂ dellâedilizia scolastica, delle strutture e dei servizi. I deputati nazionali e regionali M5S palermitani. “Il sindaco non invia i dati? Vedremo di averli lo stesso”. Male gli altri Comuni isolani: Enna al terzâuzultimo posto. Â
Scuole efficienti, Palermo  non invia i dati ed evita gli ultimi posti della classifica di LegambienteÂ
M5S: “Orlando fa il furbo? Avremo le carte con un accesso agli atti”. Disastrosa la situazione in Sicilia
NĂŠ prime nĂŠ ultime, semplicemente non pervenute. Le scuole dellâinfanzia, primarie e secondarie di primo grado di Palermo non figurano nella classifica del xv rapporto di Legambiente sulle scuole âefficientiâ presentato in questi giorni. Palermo, infatti, è stata lâunica grande cittĂ , assieme a Bologna, a rispondere picche alla richiesta di dati dellâassociazione ambientalista.
 Che lâabbia fatto per evitare lâennesima figuraccia? Il dubbio è piĂš che legittimo, visto che nei precedenti due rapporti Palermo non aveva certo brillato, piazzandosi nel 2012 al terzâultimo posto (su 89 Comuni) e lâanno scorso negli ultimi dieci posti.
âNon vorremmo â dice Chiara Di Benedetto, deputato M5S alla Camera, che Orlando abbia voluto fare il furbo. Si tratta della sicurezza dei bambini, è giusto che i palermitani conoscano le condizioni degli istituti dove mandano i loro figli. Vedremo di recuperare noi questi datiâ.
Per fare questo Di Benedetto e gli altri parlamentari palermitani alla Camera e allâArs predisporranno nei prossimi giorni una richiesta di accesso agli atti.
Il rapporto annuale di Legambiente è il risultato finale della somma dei dati relativi alle informazioni generali sugli edifici, sulle certificazioni, la manutenzione, i servizi messi a disposizione delle istituzioni scolastiche, sullâesposizione a fonti di inquinamento ambientale interne ed esterne.
Se Palermo piange il resto della Sicilia non ride, Per trovare la prima cittĂ sicula si deve scorrere la graduatoria degli 84 Comuni che hanno inviato i dati fino al 41° posto, dove troviamo Catania. Poi è una corsa verso il fondo, con Ragusa al 54° posto, Caltanissetta al 61°, Trapani al 77° ed Enna al terzâultimo.
Poche sono le scuole siciliane che negli ultimi 5 anni hanno goduto di manutenzione straordinaria,  34,9% a fronte di una media nazionale del 51,6%.
Le scuole siciliane non praticano in gran misura la raccolta differenziata: Catania è lâunico comune che coinvolge tutte le scuole in questo tipo di impegno.
âQuesta â dicono i deputati palermitani â purtroppo non è una novitĂ . Al Sud la raccolta differenziata non è mai decollata, tantâè che proprio di recente abbiamo denunciato il Comune di Palermo alla corte dei Contiâ.
Secondo dati Istat, infatti, a Palermo la differenziata si sarebbe attestata in un range che oscilla dal 6,2 per cento del 2003 al 10,2 per cento del 2012, valori nettamente distanti dagli obiettivi stabiliti dalla normativa vigente in materia di riciclo dei rifiuti solidi urbani (range previsto per quegli anni dal 35% al 65%).Â