âGiuro di adempiere alle mie funzioni con scrupolo e coscienza nellâinteresse del Comune, in armonia con gli interessi della Repubblica e della Regioneâ.
Questo Ăš il giuramento che lâAmministrazione Caruso ci accusa di aver tradito.
Senza presunzione alcuna, abbiamo onorato e rispettato integralmente il nostro giuramento, valutando con scrupolo e coscienza il PAES (Piano dâAzione per le Energie Sostenibili) proposto dalla maggioranza, giudicandolo non adatto o piĂč precisamente, portatore di danni incalcolabili al nostro paese.
Non concordi con lâesclusione di alcuni interventi per la produzione di energia da fonti rinnovabili, inconcepibili sono le scelte di installare impianti fotovoltaici su edifici in disuso, non agibili, non confacenti o peggio ancora, giĂ in alienazione, âedificio scolastico di Irianni, Santa Venera, MosĂšâŠâŠâ; una spesa ingiustificata per il rinnovo degli automezzi comunali pari a ⏠111.000,00; interventi sullâacquedotto comunale fuori da ogni logica âriduttori di flusso presso le abitazioniâ quando in abitazioni del paese non arriva nemmeno lâacqua;
Rifiutando il metodo âbulgaroâ adottato e messo in atto su tutte le delibere di Consiglio Comunale, in questo specifico caso, era opportuno da parte dellâAmministrazione, prima di impartire direttive al tecnico, sentire e raccogliere le indicazioni del Consiglio deputato allâapprovazione del PAES, ma nonostante ciĂČ, responsabilmente, abbiamo lanciato un salvagente, proponendo alla maggioranza di fare un passo indietro sulle scelte giĂ compiute e ridiscutere il PAES.
Rammentiamo al Sindaco e a i suoi proseliti, allergici alle opposizioni ed al contradditorio, che le Istituzioni hanno ruoli e sedi opportune per incontrarsi e confrontarsi, e che nessuno di loro ha sentito la necessitĂ di indire un incontro con il gruppo di Minoranza e senza curarsi degli errori giĂ commessi, hanno reputato giusto, dallâalto della loro autosufficienza proseguire imperterriti nel loro disegno.
Il fatto che una parte della volontĂ popolare, ( âpoco piĂč del 30%â ) li abbia designati quali Amministratori del nostro Paese, non significa che abbia assegnato loro potere decisionale indiscutibile o di veto assoluto, perchĂ© unâaltra parte del paese ha assegnato anche alla Minoranza compiti di rappresentanza e tutela.
La mancata approvazione del PAES, la cui responsabilitĂ Ăš dellâAmministrazione Caruso e delle sue lotte intestine, Ăš solo lo specchietto per le allodole, che Sindaco e Consiglieri di Maggioranza, stanno usando per mascherare la loro arroganza e la loro gestione metodica FALLIMENTARIA.
Per quanti non ne fossero a conoscenza, vogliamo ricordare che questo Piano poteva essere adottato sin dal 2010 e non sotto imminente scadenza, che si tratta di un Piano facoltativo e non obbligatorio e che vi Ăš la possibilitĂ di ripresentarlo, naturalmente perfezionato, arricchito ed affinato nelle scelte e negli obiettivi.
Sin quando lâAmministrazione sapeva di esser forte di una maggioranza bulgara, che avrebbe avallato qualsiasi direttiva e qualsiasi scelta calata dallâalto, non si era mai posta il problema dellâeventuale voto della Minoranza. Oggi, alla luce dellâavvenuta scissione tra il Presidente Cortolillo ed il Sindaco Caruso, viene facile gridare allo scandalo ed accusare la Minoranza di inciuci e complotti, per mascherare il loro fallimento.
Il nostro voto di astensione, non significa bocciatura e non precludeva lâapprovazione del PAES da parte della maggioranza, ma Ăš dettato dal solo fatto di dissentire dalle scelte di metodo ed obiettivi compiute dallâAmministrazione. Non siamo figli di una Democrazia totalitaria e pertanto abbiamo reclamato, reclamiamo e reclameremo sempre, il diritto ad essere coscienti e partecipi delle grandi scelte che riguardano la nostra comunitĂ .
A scanso di equivoci, illazioni, falsitĂ , inciuci, ribaltoni, accuse di tradimento della volontĂ popolare, rassicuriamo i cittadini che la Minoranza Ăš e resterĂ Minoranza, composta dai Consiglieri Catia Giuliano, Michele Di Nunzio, Giuseppe Rigenerati, Giuseppe Caruso, Antonino Bonina e Diego Ferraro, leali al mandato assegnato loro dagli elettori.