di Maria Cristina Miragliotta – Si è svolta ieri sera a Gioiosa Marea la presentazione del libro del noto giornalista finanziario statunitense Alan Friedman, “Questa non è l’Italia”.
L’evento è stato organizzato nell’ambito della rassegna letteraria “Pensieri comuni” sotto la direzione artistica di Lucia Franchina. La rassegna, quest’anno dedicata alla memoria dell’indimenticabile Sergio Granata, è nata con l’obiettivo di far conoscere e valorizzare i palazzi storici del territorio nebroideo attraverso la bellezza delle parole e della scrittura.
Alan Friedman è stato accolto dapprima nei locali del Circolo “Roma” dalla presidente Maria Grazia Natoli che ha presentato al giornalista statunitense la storia di uno circoli più longevi della zona, ritrovo e cuore di tante attività culturali, artistiche e sociali.
A porgere i saluti istituzionali il sindaco del Comune di Gioiosa Marea Dott. Ignazio Spanò, l’assessore Dott.ssa Giusy La Galia e il sindaco di Piraino, Maurizio Ruggeri.
La presentazione del nuovo saggio di Friedman “Questa non è l’Italia” si è svolta presso l’auditorium comunale di Gioiosa Marea; a condurre l’incontro – dibattito un moderatore d’eccezione, il dirigente scolastico dell’IC “Anna Rita Sidoti”, prof. Leon Zingales.
Ne è nato un confronto molto interessante, vivace e ricco di spunti di riflessioni sui temi più scottanti dell’attualità che ha tenuto attento il numerosissimo pubblico presente.
Alan Friedman esperto di economia e politica, autore di numerosi libri nel volume racconta i maggiori cambiamenti cui sta andando incontro l’Italia. Per l’autore, osservatore delle nostre dinamiche politico-economiche, la situazione è molto critica e tante sono le questioni su cui riflettere: dal fenomeno dell’immigrazione, ai sistema bancario, al rapporto con l’Europa e con gli stati esteri e da osservatore attento si chiede cosa sia successo negli ultimi tempi a un Paese meraviglioso ma oramai incattivito e intristito, quasi a voler lanciare un appello con il suo libro affinchè gli italiani si destino e ritornino ad essere il popolo straordinario di sempre.