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Ponte sullo Stretto, Salvini annuncia l’inizio lavori nell’estate 2025

Matteo Salvini - Ponte sullo Stretto

Il Ponte sullo Stretto di Messina continua a essere al centro del dibattito politico nazionale, con il ministro dei Trasporti e vicepremier Matteo Salvini che ha annunciato un possibile inizio lavori entro l’estate 2025 e una previsione di completamento entro il 2032. Nel corso dell’intervento su Rai1, Salvini ha sottolineato che, dopo l’approvazione definitiva del progetto aggiornata dai tecnici, prevista per giugno, si procederà alla fase di pre-cantierizzazione. L’opera non si limita al solo ponte, ma comprende infrastrutture collegate come la metropolitana tra Messina e Reggio Calabria, palazzetti dello sport, biblioteche, porti turistici e nuovi quartieri residenziali. Il progetto prevede inoltre 40 chilometri di strade e ferrovie sia in Sicilia che in Calabria.

Salvini ha stimato che i lavori dureranno circa sette anni, con la consegna prevista per il 2032 se non si registrano ritardi. Ha evidenziato l’importanza di rigidi controlli antimafia, equiparabili a quelli già adottati per eventi come le Olimpiadi, per garantire legalità e trasparenza nella gestione degli appalti, considerata la portata dell’opera che coinvolgerà migliaia di imprese e creerà oltre centomila posti di lavoro.

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Nella stessa giornata, è emersa una polemica riguardante i controlli antimafia. Il Quirinale ha espresso perplessità sull’introduzione di una procedura speciale per il Ponte, ritenendo che non possa essere derogato il codice antimafia vigente, a differenza di quanto accade in situazioni di emergenza come i terremoti o eventi straordinari. La norma proposta, poi esclusa dal decreto Infrastrutture, mirava a centralizzare i controlli antimafia presso il ministero dell’Interno, con una gestione diretta da parte delle prefetture, ma ha incontrato resistenze da Palazzo Chigi e dal Colle.

Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi ha ribadito la necessità di «massimo rigore e trasparenza», confermando che la prevenzione antimafia sarà svolta in modo puntuale e rigoroso, coinvolgendo prefetture e strutture di missione. Da parte sua, Salvini ha garantito che si adotteranno tutte le misure per evitare infiltrazioni, sottolineando che la legge spetterà al Parlamento stabilire le garanzie finali.


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