Piedimonte Etneo, legalità e fede unite nel ricordo di Don Pino Puglisi
A Piedimonte Etneo si è svolto sabato 24 maggio un incontro dedicato alla testimonianza della reliquia del Beato Don Pino Puglisi, il sacerdote assassinato dalla mafia nel 1993. L’evento, organizzato nella Chiesa dell’Immacolata presso il Convento guidato da don Mario Gullo, ha rappresentato una tappa del percorso per la legalità promosso dalla Diocesi di Acireale, che ha già ospitato la reliquia del giudice Rosario Livatino ad Aci Catena e Riposto. Questo itinerario unisce la dimensione spirituale all’impegno civile, richiamando la memoria di figure che hanno incarnato i valori evangelici fino al sacrificio estremo.
Alla cerimonia hanno partecipato rappresentanti delle autorità civili e militari, tra cui mons. Antonino Raspanti, vescovo di Acireale e presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, il magistrato Giovanbattista Tona e la professoressa Rosaria Cascio, amica personale di Don Puglisi. Le relazioni sono state moderate dal professor Marco Pappalardo, direttore regionale per la Pastorale Scolastica e Universitaria.
La professoressa Cascio ha evidenziato il ruolo di Don Puglisi come educatore, capace di connettersi con il territorio e con i giovani, proponendo esempi concreti di legalità e testimonianza cristiana. Il magistrato Tona ha ribadito come la lotta alla mafia si fondi anche sulla rottura del silenzio che ne alimenta la cultura, sottolineando l’opera di Don Puglisi nel denunciare l’incompatibilità tra il Vangelo e la mafia, tra giustizia e illegalità.
Nel suo intervento, mons. Raspanti ha richiamato la lettera “Convertitevi” dei vescovi siciliani, pubblicata in occasione del trentennale della visita di Papa Giovanni Paolo II in Sicilia, e ha sottolineato l’impegno della Chiesa contro la cultura mafiosa, citando il decreto diocesano che nega le esequie religiose ai condannati per mafia sottoposti al regime del 41 bis, salvo evidenti segni di pentimento.
Monsignor Raspanti ha concluso affermando che “la Chiesa oggi testimonia il Vangelo anche attraverso la promozione della legalità” e che “il giudizio di Dio traccia nettamente il confine tra bene e male”.
L’incontro si è concluso con i ringraziamenti del parroco don Mario Gullo e del sindaco di Piedimonte Etneo, Ignazio Puglisi.
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