La Consulta giovanile della Città di Patti, in continuità con le attività svolte nell’ultimo anno, finalizzate al recupero del centro storico pattese, ha realizzato una “Inchiesta sulle condizioni del centro storico”, ovvero una documentazione prevalentemente fotografica che intende far luce sulle pessime condizioni in cui esso versa.
Il documento, trasmesso all’Amministrazione e al Presidente del Consiglio comunale, ne denuncia fortemente lo stato di abbandono e di degrado, cercando di stimolare l’attenzione su un problema ormai pluridecennale e che ha origini in alcune scelte criticabili, assunte nel passato, relative all’espansione urbanistica ed edilizia della Città.
Sarebbe auspicabile che la classe politica e dirigente prendesse più a cuore le sorti del nucleo fondamentale della “Nobilissima civitas” e, al contempo, che i singoli cittadini facessero la loro doverosa parte, acquisendo maggiore consapevolezza del grande patrimonio artistico e culturale a disposizione e al momento sottoposto ad un doloroso oblio. Si vuole affermare con fermezza che non si tratta di una iniziativa con scopi politici nell’accezione meno nobile di un tale concetto, proprio perché si è consapevoli che i grandi problemi del centro storico affondano radici ormai profonde e che addebitare responsabilità generiche ad uno schieramento piuttosto che ad un altro sia, a questo punto, certamente inutile. Anzi, un simile lavoro vuole porsi in un’ottica di collaborazione con gli organi istituzionali.
Come ricordato nel documento della Consulta, Patti ha ormai quasi mille anni di storia “ufficiale” e sarebbe un danno incalcolabile il “deperimento” definitivo dei simboli della grande ed importante storia pattese. Fontana Napoli e Porta San Michele, il quartiere Pollini e le zone adiacenti al convento di San Francesco, solo per fare alcuni esempi concreti, sono patrimoni che non godono di grande rispetto e di cure adeguate, come invece meriterebbero.
Si vuole rimarcare che si tratta di un’attività svolta senza nessun onere per le casse comunali: la Consulta giovanile, negli ultimi tempi, ha compiuto una scelta responsabile, svolgendo iniziative “a costo zero”, sia per evitare di gravare, anche se in piccolissima parte e considerato il periodo di “vacche magre”, sul bilancio pubblico; sia per far notare come, anche con scarse risorse, sia possibile “fare qualcosa” per la Città.
Pertanto, si faccia in modo di non diventare colpevoli di inerzia nei confronti delle nostre radici e dei tesori del nostro centro storico; tutti si assumano le proprie responsabilità e si abbia il coraggio di compiere scelte anche impopolari ma che facciano il bene autentico di Patti. È questo l’accorato appello che la Consulta giovanile intende lanciare.
La Consulta giovanile della Città di Patti
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