“Le prossime elezioni amministrative di Palermo saranno la principale sfida per il Pd di Palermo ed a questo appuntamento non possiamo non farci trovare pronti.
Sarebbe una follia pensare che l’individuazione del nostro candidato possa essere il frutto di alchimie politiche, alleanze contraddittorie o, peggio ancora, di scelte prese in stanzette per pochi. Il Partito Democratico ha il compito di costruire il campo da gioco in modo chiaro e trasparente riannodando i legami con la città che dà troppo tempo sono stati recisi. E lo deve fare scegliendo le Primarie come modalità di individuazione del nuovo Sindaco.
Primarie aperte alla società civile, ai movimenti giovanili, all’associazionismo diffuso ed alle forze politiche che vogliono costruire, in modo coerente e senza mediazioni al ribasso, il progetto della “Palermo del futuro”.
Ma il 2022 segnerà, inevitabilmente, anche la fine di una lunghissima stagione di Governo che spesso ci ha visti protagonisti. Decenni che hanno trasformato radicalmente la città e che ne hanno cancellato definitivamente l’immagine negativa alimentata da stereotipi insopportabili che avevamo incollati addosso.
Con la stessa onestà intellettuale, però, non possiamo nascondere le gravi carenze nell’azione amministrativa che si palesano quotidianamente: dall’immondizia ai trasporti, dal cimitero al decoro urbano con scelte non sempre comprensibili come quella di riavviare la ZTL in piena pandemia. O si cambia rapidamente o anche le straordinarie opportunità per la città, come il Recovery fund, rimarranno offuscate.
Il Pd deve fare la sua parte offrendo al Sindaco la collaborazione necessaria affinché questi ultimi due anni di legislatura servano a scrivere il finale di una bellissima storia ma al contempo a tracciare il futuro. Ed è in questo senso che riteniamo che la massima rappresentanza del partito democratico, in modo unitario e fuori dai giochi delle correnti, debba entrare in giunta col sostegno dell’intero partito provinciale e nazionale.
Sappiamo bene che rischiamo di fare i “conti senza l’oste” ma Leoluca Orlando, protagonista indiscusso del cambiamento straordinario della città, decida se aiutare il processo di costruzione di Palermo 2022 oppure, trincerandosi dietro il suo antipartitismo, di andare avanti da solo rischiando di consegnare Palermo alla destra di Salvini e Musumeci. Noi abbiamo il dovere di provarci anzitutto per Palermo e per i palermitani Fabio Teresi e Salvo Altadonna, a nome dei PartigianiDem, durante l’assemblea cittadina alla Festa provinciale dell’Unità.
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