Cronaca

Ordigno esplosivo sotto l’auto di Ranucci, indaga l’Antimafia

Sigfrido Ranucci

Un ordigno rudimentale è esploso la scorsa notte sotto l’auto del giornalista Sigfrido Ranucci, parcheggiata davanti alla sua abitazione alle porte di Roma. L’esplosione, che ha danneggiato anche la vettura della figlia e parte di un’abitazione vicina, non ha causato feriti. Sull’accaduto indaga la Direzione distrettuale antimafia.

Ranucci ha riferito all’ANSA di essere “in auto con la scorta dei carabinieri” e di “essere diretto a sporgere denuncia”. Il conduttore ha precisato che “potrebbe trattarsi di un ordigno rudimentale, ma sarà necessario verificare la natura dell’esplosivo”, aggiungendo che, a causa delle frequenti minacce ricevute, “non è semplice risalire alla matrice”.

CanaleSicilia

Solidarietà al giornalista è giunta da diverse istituzioni. Il sindacato Unirai ha definito l’attacco “un gesto vile e disumano che avrebbe potuto provocare una tragedia”, auspicando che “le autorità individuino rapidamente i responsabili”.

Il parlamentare europeo Giuseppe Antoci (M5S) ha parlato di “atto gravissimo che colpisce la libertà di stampa”, sottolineando la necessità che il Paese “tuteli chi, facendo informazione, diventa bersaglio”. “Continueremo a sostenere Ranucci e chi ogni giorno si batte per una società più giusta e trasparente”, ha dichiarato.

Anche la senatrice di Italia Viva, Dafne Musolino, ha espresso la propria vicinanza al conduttore di Report, definendo l’esplosione “un attentato violento e senza scrupoli, mirato a farlo tacere”, e aggiungendo che “colpire un giornalista nella sua vita privata è un metodo intollerabile che ferisce l’intero sistema dell’informazione libera”.


👁 Articolo letto 743 volte.
© 2025 Riproduzione Riservata.

Leggi la Prima Pagina

Tasto back to top