“Non possiamo più sopportare ulteriori depotenzionamenti a danno del “Barone Romeo”.
Nessun ospedale dovrebbe essere depotenziato soprattutto in un’epoca in cui la sanità va ulteriormente potenziata e non il contrario. Il “Barone Romeo” conta oltre 90 mila utenze, depotenziarlo è incomprensibile, il già declassamento ad ospedale di base non doveva essere permesso, adesso chiudono i reparti.
L’ospedale di Patti torni Dea di 1 livello”.
Al Sig. Sindaco della città di Patti
Al Sig Presidente del Consiglio Comunale
Al Segretario Generale
Convocazione Urgente Consiglio Comunale in merito alla paventata chiusura del reparto Utin del Barone Romeo
I sottoscritti consiglieri comunali :
Premesso
che la notizia della “momentanea interruzione” dei ricoveri presso il reparto Utin del nosocomio Pattese ha generato non poche lamentele tra i cittadini di Patti e di tutto il comprensorio del distretto D30,
che a nostro avviso è in atto un continuo e scellerato progetto di depotenziamento dell’importante struttura ospedaliera, che conta oltre 90 mila utenti,
che il particolare momento storico dovrebbe far guardare al potenziamento delle strutture ospedaliere e non al loro depotenziamento come sta avennendo per l’ospedale di Patti,
Considerato
che a nulla sono servite le proteste dei giorni scorsi, poste in essere sui social e sulla stampa da parte di tutti i cittadini e dei vari movimenti politici e sindacali,al fine di revocare il provvedimento di stop ai ricoveri, pur considerato l’atto prettamente politico posto in essere dall’assessore regionale alla sanità,
Chiedono alla S. V.
- la convocazione urgente del consiglio comunale di Patti,
- invitare i rappresentanti regionali territorialmente competenti facenti parte della commissione sanità all’Ars,
- i rappresentanti sindacali
I consiglieri comunali
Tripoli, Cimino, Impalà, Gregorio Nardo, Prinzi, Di Santo